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·2 September 2025

Pavard Inter, storia di un addio che era già nell’aria: i dubbi del club e quegli atteggiamenti del francese non graditi

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Pavard Inter, storia di un addio che era già nell’aria: i dubbi del club e quegli atteggiamenti del francese non graditi. I motivi dell’addio

Il mercato Inter si è chiuso con una doppia operazione che ha ridisegnato la difesa di Cristian Chivu. Da una parte l’addio di Benjamin Pavard, difensore francese classe 1996 ed ex Bayern Monaco, trasferitosi all’Olympique Marsiglia con la formula del prestito oneroso e diritto di riscatto. Dall’altra l’arrivo di Manuel Akanji, centrale svizzero del 1995, prelevato dal Manchester City sempre in prestito con diritto di riscatto, che potrà trasformarsi in obbligo al verificarsi di specifiche condizioni.

Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, il club di Viale della Liberazione non è uscito rafforzato dal punto di vista economico. Il Marsiglia ha versato 2,5 milioni di euro per il prestito di Pavard, con la possibilità di riscattarlo per altri 15 a fine stagione. Una cifra che, al netto dell’ammortamento del cartellino (circa 6 milioni), non compensa del tutto i costi sostenuti per il difensore francese.


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Le ragioni della cessione di Pavard

Il rendimento di Pavard non ha soddisfatto le aspettative create al momento del suo arrivo, due estati fa, quando fu accolto come un rinforzo di grande prestigio. Nonostante le qualità tecniche e la duttilità tattica, il francese ha mostrato una certa fragilità fisica e una predisposizione agli infortuni che ne hanno limitato l’impatto. Inoltre, alcuni atteggiamenti non sarebbero stati particolarmente graditi all’interno dell’ambiente nerazzurro.

Dal punto di vista salariale, l’uscita dell’ex Bayern e l’ingaggio di Akanji si equivalgono quasi: lo svizzero percepirà circa 3,5 milioni netti a stagione, una cifra che al lordo corrisponde al peso di Pavard (5 milioni netti) beneficiando del Decreto Crescita. Anche per questo la società non si è opposta alla partenza.

Akanji, nuovo volto per la difesa

Di contro, l’arrivo di Akanji porta freschezza e motivazioni. Il centrale svizzero, ancora titolare fisso della sua nazionale, rappresenta un profilo di esperienza internazionale e affidabilità. Per lui si tratta di una nuova opportunità in Serie A, dopo anni trascorsi tra Borussia Dortmund e Manchester City.

Per il club milanese, quindi, una scelta dettata non solo da necessità tecniche ma anche dall’opportunità di rinnovare un reparto che aveva bisogno di nuove energie.

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