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·4 September 2025

Riva: «Difficile spiegare cosa fosse la Nazionale per papà. Su Pisacane dico che…»

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Nicola Riva, figlio del leggendario Gigi Riva, ha rilasciato un’intervista sulla Nazionale e sul Cagliari: le parole

Nicola Riva, figlio del leggendario Gigi Riva, ha rilasciato una lunga intervista ai taccuini di Tuttosport sulla figura del padre in Nazionale, soffermandosi poi anche sul Cagliari di mister Pisacane. Di seguito le sue parole:

LA MAGLIA AZZURRA PER GIGI – «Difficile spiegare cosa rappresentasse la maglia azzurra per papà. L’ha indossata per la prima volta a 17 anni nella juniores e da lì è iniziato il suo percorso, prima da giocatore e poi da dirigente. Da giocatore quella maglia la sentiva tantissimo, ci teneva sempre a essere in campo, tanto che si è rotto due gambe in partite che non avrebbe nemmeno dovuto giocare. Poi nei vent’anni passati in azzurro come dirigente pretendeva che tutti coloro che indossavano la maglia azzurra la sentissero come la sentiva lui. E credo sia riuscito a trasmettere a tanti questo sentimento».


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LA SCENA DELL’AREOPORTO – «Le rivelo un’altra cosa: se non ne avessero parlato Totti, Buffon e qualcun altro non si sarebbe mai saputo. Lui era anche questo: fare un gesto che sentiva moltissimo dentro di sé, un gesto di coerenza, un gesto verticale ma senza fare clamore perché avrebbe potuto portare polemiche alla Nazionale, e non l’avrebbe mai voluto. Lui, in quel pullman, non si sentiva a suo agio per la persona che era e per il senso di coerenza che aveva, quindi ha preso la valigia e se n’è andato. Pensi, anche a noi figli non l’ha mai raccontato! Io lo saputo dal libro di Totti».

IL RAPPORTO CON GATTUSO – «Il rapporto era ottimo, schietto e amichevole. Papà con alcuni ragazzi che erano in Nazionale penso avesse un rapporto addirittura più confidenziale di quello che aveva con noi figli, che lo vedevamo come un uomo più rigido. Ma quelli erano i suoi ragazzi: mi piace sapere avesse quel feeling con loro».

L’INCONTRO CON GATTUSO E BUFFON – «Con Gattuso e Buffon abbiamo parlato di tante cose, è stato molto bello vederli lì. Poi Gigi ha partecipato davvero a tutti gli eventi dedicati a papà. Sono certo al mille per mille che papà sarebbe stato davvero contento di vedere i ragazzi del 2006 alla guida della Nazionale».

IL RECORD DI GOL IN NAZIONALE – «Il record di papà in Nazionale? Per me è incredibile, perché gli ha segnati in 42 partite. Un primato di cui era orgoglioso, anche se non l’avrebbe mai detto».

RIVA, VIALLI E BUFFON – «Ad unirli è il fatto che siano tre grandi uomini: una volta smesso di giocare, non tutti hanno l’umiltà di trasmettere quei valori, quella passione per la Nazionale in un nuovo ruolo più defilato».

I GIOCATORI PIU’ VICINI – «Ne potrei citare tantissimi. Buffon, Cannavaro, Maldini, Baggio, lo stesso Cassano. Gli allenatori cambiavano, lui c’era sempre: quando si andava a Coverciano c’era la certezza di trovare Gigi Riva. Penso a tutti sia piaciuto il fatto che osservasse tutto ma parlasse solo quando c’era qualcosa importante da dire. I ragazzi avevano la certezza che ci sarebbe stata una persona che li avrebbe protetti da tutto ciò che succedeva fuori: mercato, scandali, polemiche».

IL CAGLIARI DI PISACANE«Fabio è giovane, curioso, preparatissimo e attento ai dettagli. Ha studiato tanto, con la Primavera ha già dimostrato cosa è in grado di fare. Poi ha indossato la maglia del Cagliari con tantissima passione e questo ne fa, tornando a papà, una persona che può trasferire certi valori ai ragazzi. Quindi, i presupposti perché possa fare lui una grande carriera e noi una buona stagione ci sono tutti. Spero si riesca a costruire qualcosa di importante anche per il futuro».

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