DirettaCalcioMercato
·10 December 2025
Roma, Hermoso parla di Folorunsho: “Non l’ho sentito e non devo spiegare, si commenta da sé”

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·10 December 2025

Il difensore della Roma Mario Hermoso ha parlato in conferenza stampa in vista del match contro il Celtic.
Di seguito le sue dichiarazioni riprese da Il Romanista, dove ha parlato anche della questione con Folorunsho. Ha avuto infatti molto alito mediatico la lite (e gli insulti ripresi in diretta da Folorunsho rivolti ad Hermoso) tra lui e lo spagnolo della Roma:
“Non ho sentito in privato Folorunsho. Non devo spiegare io cosa sia successo in campo con lui, si commenta da sé. Spetta alla lega stabilire fino a che punto certi commenti e atteggiamenti siano accettati”
“Ovviamente quando sono arrivato la prima volta qui a Roma, non sono stati mesi facili sia a livello sportivo che personale. A gennaio, a Leverkusen, fino all’infortunio mi sono sentito importante, mi sono sentito meglio fisicamente. Per questa stagione, alla luce del precedente negativo, mi sembrava difficile continuare qui, anche in virtù del progetto che il club stava seguendo. Il mister, il primo giorno che ci siamo conosciuti, mi ha parlato chiaramente e io ho parlato chiaramente a lui. Io volevo fare un precampionato normale, cosa che non ho potuto fare appena arrivato. Gli sono molto grato, mi ha fatto sentire di nuovo quel piacere di allenarmi e di giocare. Abbiamo lo stesso tipo di mentalità, siamo due persone simili. Spero di passare molto tempo con lui, anche i risultati si vedono sia a livello personale che di squadra”
“Penso che Gasperini sia il pioniere del tipo di gioco che facciamo, con 3 difensori. Non solo come concetto difensivo ma nel creare superiorità, nell’uscita dal basso e nel creare lo spazio con continui riferimenti. Mi piace molto. Lo scorso anno non ho vissuto il mio miglior momento. Le affinità tra Gasp e Simeone? Saper trasmettere determinate cose nel campo e nello spogliatoio a delle rose composte da 23-25 giocatori con culture diverse, modi diversi di intendere il calcio. Questo è molto complesso, far sì che indipendentemente da chi scende in campo si vada tutti nella stessa direzione”









































