Milannews24
·3 September 2025
San Siro Milan, Sala precisa: «Non farò sconti ai due club! Berlusconi e Moratti? Li rimpiango per un motivo preciso. Ecco quale»

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La questione della vendita dello stadio di San Siro a Inter e Milan continua a tenere banco a Milano, con il sindaco Giuseppe Sala che ha ribadito la posizione del Comune. In attesa di portare il dossier in Giunta e successivamente in Consiglio comunale, il primo cittadino ha escluso in modo categorico qualsiasi tipo di agevolazione economica per i club. Una mossa che mira a tutelare il patrimonio della città e a sottolineare la differenza con le gestioni del passato. La vicenda, complessa e ricca di sfumature, vede il Comune di Milano e le due società calcistiche su fronti opposti, con una trattativa che si preannuncia lunga e difficile.
Le dichiarazioni del sindaco, riportate dall’Ansa, non lasciano spazio a interpretazioni: la vendita del Meazza non avverrà a prezzi stracciati. “Non ci sarà nessuno sconto, ma c’è la compartecipazione alle spese che deriva o da quello che dice la legge sulle bonifiche o da nostre richieste, come ad esempio sullo spostamento dello stadio. Lo sconto, però, è zero“, ha precisato Sala. Questa posizione è chiara e ferma, e riflette la volontà del Comune di non cedere a pressioni economiche. La compartecipazione alle spese, come quelle legate alle bonifiche o a eventuali delocalizzazioni, è l’unico punto di apertura, ma si basa su norme di legge e richieste specifiche, non su sconti. La vendita di San Siro, un bene di inestimabile valore storico e affettivo per i milanesi, è una decisione che avrà un impatto significativo sul futuro del calcio a Milano.
Nonostante la rigidità sulla questione economica, Sala ha espresso la speranza di raggiungere un accordo con i club. “Spero che arriveremo a un accordo finale con i club. È chiaro che ognuno fa la sua parte ma credo che un sindaco di fronte a un problema che ci siamo trovati, e che non avremmo voluto, non si debba girare dall’altra parte e debba prendere una posizione precisa”, ha affermato. Il sindaco ha sottolineato l’importanza di agire con responsabilità e di presentare al Consiglio comunale un dossier completo e trasparente. La decisione finale spetterà all’Aula, che valuterà se la cessione ha senso o meno.
Il primo cittadino ha anche espresso una critica, velata, ma decisa, nei confronti delle attuali proprietà dei due club, che vedono il calcio principalmente come un’opportunità di business. A differenza delle gestioni storiche di Massimo Moratti e Silvio Berlusconi, che univano passione e competenza. “Possiamo rimpiangere le proprietà alla Moratti e alla Berlusconi, io rimpiango Moratti e gli mando un abbraccio ma così è oggi. Queste proprietà, più che la passione per il calcio, lo considerano una occasione di business“, ha chiosato Sala, sottolineando la trasformazione del mondo del calcio moderno.
Il sindaco ha messo in guardia sulle possibili conseguenze di un mancato accordo. Se il Consiglio comunale non dovesse approvare la vendita di San Siro, la questione ricadrà sul prossimo sindaco. “Se il Consiglio non dovesse approvare la vendita di San Siro sarà un problema che si prenderà il prossimo sindaco. Non è che le squadre decideranno con facilità di fare finta di niente. Noi andremo avanti”, ha dichiarato. Nel frattempo, i due club continuano a pianificare il loro futuro. In casa Milan, la nuova gestione ha già mosso i primi passi con la nomina di Igli Tare come nuovo Direttore Sportivo e di Massimiliano Allegri come allenatore. Queste mosse dimostrano la volontà del club rossonero di costruire un progetto solido, a prescindere dalla questione stadio.