gonfialarete.com
·4 November 2025
Serie A senza padroni e senza bomber: equilibrio totale in vetta e un campionato tutto da scrivere

In partnership with
Yahoo sportsgonfialarete.com
·4 November 2025

Dopo dieci giornate, la Serie A 2025-26 vive un equilibrio inedito. Nessuna squadra ha preso il largo, nessuna è imbattuta, e la sensazione è che — almeno per ora — non ci sia un vero padrone.
In testa, il Napoli di Conte guida con 22 punti, seguito a ruota da Inter, Milan e Roma a 21. Mai, nell’era dei tre punti, quattro squadre erano state così vicine dopo dieci turni. A rendere il quadro ancora più serrato, Bologna e Juventus, staccate di appena quattro lunghezze.
Sette squadre in cinque punti: la fotografia perfetta di un campionato dove ogni errore può cambiare la classifica e ogni vittoria pesa come oro.
Napoli, leadership fragile ma potenziale enorme
Il Napoli avrebbe potuto tentare la fuga, ma ha frenato. La squadra di Antonio Conte ha mostrato compattezza, ma anche qualche limite nella gestione delle energie tra campionato e Champions League.
Conte conosce bene le difficoltà di una doppia corsa e, se da un lato i suoi azzurri hanno ritrovato solidità e spirito competitivo, dall’altro resta il dubbio: quanto sarà sostenibile questo ritmo su più fronti?
Inter, attacco prolifico ma difesa vulnerabile
L’Inter di Chivu è, al momento, la squadra più produttiva in fase offensiva — 24 gol segnati, miglior attacco della Serie A. Tuttavia, i nerazzurri pagano una retroguardia troppo fragile: 12 reti subite, come Cremonese, Cagliari e Parma.
Chivu ha saputo valorizzare giovani come Sucic, Bonny ed Esposito, capaci di offrire alternative reali alle rotazioni, ma dovrà trovare un nuovo equilibrio difensivo se vuole restare agganciato al vertice.
Milan e Roma, attacchi in crisi e difese opposte
Il Milan di Allegri ha ritrovato fiducia battendo la Roma nello scontro diretto, ma la mancanza di incisività offensiva resta un problema. Il tecnico toscano punta sull’esperienza di Modric e sulle accelerazioni di Leao, ma aspetta ancora risposte da Gimenez e Nkunku. Senza i gol degli attaccanti, la lotta per lo scudetto rischia di diventare utopica.
La Roma di Gasperini, invece, si fonda su basi opposte: migliore difesa del torneo (5 reti subite) ma attacco sterile. Con soli 10 gol segnati, i giallorossi sono undicesimi per rendimento offensivo: un dato inaccettabile per una squadra che crea tanto ma concretizza poco.
Gli outsider: Bologna e Juve inseguono
Dietro le prime quattro, il Bologna continua a sorprendere per continuità e organizzazione di gioco. La squadra di Italiano non molla e si mantiene in scia grazie alla qualità della manovra e a una fase difensiva equilibrata.
La Juventus di Spalletti, invece, è in piena fase di transizione. Dopo un avvio incerto, i bianconeri sembrano aver ritrovato compattezza e mentalità, ma devono ancora migliorare in costruzione e precisione sotto porta.
Un equilibrio che può durare
Il dato più sorprendente è l’assenza di una squadra dominante. Tutte hanno punti deboli evidenti: il Napoli deve gestire le energie, l’Inter va ricompattata dietro, il Milan soffre davanti, la Roma fatica a segnare.
È il segno di una Serie A senza padroni e senza bomber, dove tattica, equilibrio e gestione faranno la differenza. Con 84 punti ancora da assegnare, la corsa al titolo è più aperta che mai: la sensazione è che il campionato si deciderà sul filo della costanza più che del talento.









































