Sommer Inter, il percorso del giocatore elvetico in maglia nerazzurra e la passione per la musica: le parole | OneFootball

Sommer Inter, l’estremo difensore nerazzurro presente al secondo episodio di ‘Wheel Talks’: i retroscena sull’ex Bayern Monaco

Yann Sommer, portiere dell’Inter, ha raccontato ai microfoni del secondo episodio di ‘Wheel Talks’, format lanciato su YouTube dall’Inter, la sua esperienza in nerazzurro insieme a Carlos Augusto. Ecco quindi le passioni extra-campo come la musica, e il suo rapporto con la famiglia. Ha anche parlato della sua carriera in Nazionale.

Yann Sommer è uno dei protagonisti più esperti dell’Inter e, nel secondo episodio di ‘Wheel Talks’, ha parlato delle sue emozioni nel giocare per un club così prestigioso. Il portiere svizzero ha raccontato anche della sua passione per la musica, in particolare il suonare la chitarra, e dell’importanza di avere degli svaghi lontano dalla pressione del calcio. Con una carriera internazionale che lo ha visto rappresentare la Svizzera in diverse competizioni, Sommer ha sottolineato l’onore di aver giocato con la sua Nazionale, anche se ha deciso di chiudere quella fase della sua carriera. Nonostante ciò, il portiere rimane legato alla sua famiglia e ha spesso parlato di quanto il loro supporto sia stato fondamentale per il suo percorso.

CLUB – «Un grande club. È un grande piacere giocare qui, San Siro e i tifosi danno grandi emozioni. Per me è una grande opportunità giocare in Italia in questo club, c’è grande tradizione.»

PASSIONI – «Anche io famiglia, amici. Mi piace la musica, mi piace suonare la chitarra. Siamo sempre in ritiro e abbiamo pressioni, è importante avere anche uno sfogo fuori dal calcio. Mi piacciono anche altri sport, come il basket, ma non ne pratico.»

FAMIGLIA – «I miei genitori hanno visto tutte le mie partite da quando ero bambino. Nel calcio, invece, ho affrontato tanti grandi portieri. Mio padre giocava a calcio, era anche presidente di un piccolo club nel paese dove abitavo.»

NAZIONALE – «Un grande onore aver fatto 12 anni con la nazionale. Ho giocato il mondiale, l’europeo ed è sempre un onore giocare per il mio Paese. Ora ho chiuso da un anno, ma sono contento di aver vissuto questi momenti.»