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·8 October 2025

Soulé convocato dall’Italia è possibile? Retroscena: ieri ha detto questo ad amici

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Soulé convocato dall’Italia è possibile? Retroscena: ieri ha detto questo ad amici. Matias continua a coltivare il suo sogno Albiceleste

Mentre l’onda della sosta per le nazionali si abbatte sui club, la Roma vede i suoi talenti spargersi per il globo. Un vero e proprio giro del mondo che coinvolge undici calciatori giallorossi, le cui trasferte toccheranno ben 16 Paesi diversi, coprendo rotte che si estendono dalla fredda Islanda fino alle esotiche Seychelles. In questo grande esodo internazionale, spicca però una grande assenza, quella di un talento che sta facendo faville in Serie AMatías Soulé. Per lui, nessuna convocazione, nessun volo intercontinentale verso la terra promessa che insegue da sempre, l’Argentina.

Eppure, mai come questa volta la chiamata sembrava meritata. L’avvio di campionato di Soulé è stato a dir poco folgorante, un’esplosione di talento “a trazione gasperiniana” che ha prodotto 3 gol e 2 assist in appena 6 partite. Numeri che parlano da soli, ma che evidentemente non sono ancora bastati a convincere il commissario tecnico Lionel Scaloni. In questo clima di attesa e delusione, a gettare benzina sul fuoco ci ha pensato il suo agente, Martin Guastadisegno, con una dichiarazione che ha immediatamente fatto il giro del web. «Lui è italo-argentino e non so che potrebbe succedere se la situazione con l’Albiceleste non si sbloccasse – ha detto al sito LaRoma24 – Posso dire che avrebbe legalmente la possibilità di essere convocato con l’Italia».


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Parole che suonano come un’apertura quasi clamorosa verso la maglia azzurra, soprattutto ripensando alle voci secondo cui, lo scorso giugno, Soulé avrebbe declinato un invito di Luciano Spalletti in vista di Euro 2024. Ma è davvero così? La realtà è più complessa. Lo stesso Guastadisegno, interpellato direttamente dal Corriere dello Sport, ha voluto precisare il senso delle sue parole, spiegando come non ci fosse alcuna intenzione di mettere pressione a Scaloni, né tantomeno di annunciare un cambio di rotta del suo assistito.

Il cuore di Soulé, infatti, batte solo per una nazione. La Joyita si sente argentino e la sua decisione è granitica: continuerà ad aspettare la nazionale che sente sua. Senza se e senza ma. Al momento, la sua situazione rappresenta un paradosso: è l’unico talento puro della sua generazione – quella dei nati dopo il 2000 – a non aver ancora debuttato con Scaloni, pur essendo stato inserito nella lista dei pre-convocati per il trionfale Mondiale in Qatar. Nonostante ciò, non ha intenzione di demordere né di considerare alternative. La sua lealtà è un pilastro della sua identità, un concetto che ha già espresso in passato con una frase che non lascia spazio a interpretazioni: «Non posso tradire l’Argentina». Un sentimento profondo che, proprio in queste ore di riflessione, Soulé ha ribadito con orgoglio ad amici e conoscenti, confermando la sua incrollabile fede nel sogno Albiceleste.

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