Juventusnews24
·29 December 2025
Supercoppa Italiana 2026: dalla nuova sede al format, ci sono novità importantissime in vista della prossima edizione. Cosa può cambiare

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La prossima edizione della Supercoppa Italiana 2026 si prepara a una vera e propria rivoluzione, segnando un netto taglio con il recente passato. L’era delle trasferte invernali in Arabia Saudita e della formula allargata sembra destinata a chiudersi, lasciando spazio a un ritorno alle origini che farà discutere appassionati e addetti ai lavori. Ezio Maria Simonelli, presidente della Serie A, ha tracciato la nuova rotta ai microfoni di Radio Anch’io Sport, confermando che i vincoli logistici internazionali imporranno un cambio di sede. I partner sauditi, infatti, saranno totalmente assorbiti dall’organizzazione della Coppa d’Asia e hanno deciso di fare un passo indietro rispetto all’opzione prevista dal contratto vigente.
MOTIVI DEL CAMBIO – «Non abbiamo più il vincolo della doppia semifinale. Il prossimo anno a Riad si disputerà la Coppa d’Asia e i sauditi, pur avendo ancora un’edizione prevista dal contratto, hanno già comunicato l’intenzione di rinunciare».
Questa rinuncia apre scenari inediti e affascinanti per la Supercoppa Italiana 2026. La Lega Calcio avrà la totale libertà di decidere non solo la nuova location, ma anche il format della competizione. L’idea forte è quella di abbandonare la spettacolare ma dispendiosa “Final Four” (che ha visto trionfare Inter, Milan e recentemente il Napoli) per ripristinare la classica finale secca tra la vincitrice dello Scudetto e quella della Coppa Italia. Un ritorno all’antico che potrebbe riportare il match anche temporalmente all’inizio della stagione, in estate, come da tradizione storica del nostro calcio.
IPOTESI FORMAT – «Saremo quindi liberi di scegliere sia il luogo sia il formato. La mia idea è di tornare alla formula tradizionale: finale unica tra la vincitrice del campionato e la vincitrice della Coppa Italia. Se si opterà per la finale secca, la data potrebbe anche collocarsi a inizio stagione».
A margine, Simonelli ha voluto chiarire anche il curioso episodio che ha visto Aurelio De Laurentiis seduto sui gradini dello stadio a Riad durante l’ultima edizione vinta dai partenopei. Nessun incidente diplomatico o protesta, ma un semplice gesto di cortesia verso la figlia unito alla nota scaramanzia del patron.
CASO DE LAURENTIIS – «Sbavature diplomatiche? Assolutamente no. Era nel royal box e aveva ceduto il suo posto alla figlia Valentina. Ha quindi preso un posto normale in tribuna: essendo scaramantico, in quel momento si è seduto sulla gradinata».









































