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·4 September 2025

Zazzaroni: «Italia, ecco le buone notizie… Donnarumma ha una squadra e Gattuso non parla come Spalletti»

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Zazzaroni: «Italia, ecco le buone notizie… Donnarumma ha una squadra e Gattuso non parla come Spalletti». Così il direttore del Corriere dello Sport

Sulle colonne del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni analizza l’attesa per l’esordio mondiale dell’Italia targata Gennaro Gattuso, soffermandosi su alcune “buone notizie” che, seppur con un pizzico di ironia, descrivono il momento del calcio azzurro. La prima, in particolare, è una battuta che fa riflettere: «Alla vigilia dell’esordio mondiale dell’Italia di Gattuso la prima buona notizia è questa: il portiere della Nazionale ha finalmente trovato squadra. È una battuta, ma descrive assai bene il momento del nostro calcio.» Un riferimento diretto alla situazione di Donnarumma, che ha finalmente abbracciato il Manchester City di Guardiola, lanciando un chiaro messaggio: «Il Mondiale? Non è possibile saltarlo per la terza volta».La seconda, meno eclatante ma significativa, riguarda il cambio di rotta nella comunicazione del nuovo CT. Zazzaroni sottolinea come Gattuso abbia adottato un «linguaggio comprensibile, depurato da tatticismi e riferimenti alti, totalmente aboliti i contorsionismi dialettici di Spalletti». Un approccio diretto, quello di Rino, che in conferenza stampa si è mostrato «Carico a molla», parlando di coraggio, veemenza e di un calcio moderno che premia i «duelli. Gli avversari ti vengono a prendere, sono partite piene di uno contro uno». Un pragmatismo che, secondo il direttore, potrebbe rivelarsi la chiave giusta.

Gattuso ha anche provato a smontare le tesi sull’impoverimento tecnico del nostro Paese, affermando di non aver trovato difficoltà nelle convocazioni, pur con qualche sacrificio: «M’è toccato lasciare a casa Ricci, Cristante e Buongiorno che fanno parte del progetto». Un’affermazione in cui, forse per l’emozione, Zazzaroni rileva una piccola dimenticanza: Chiesa.


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In conclusione, Zazzaroni sintetizza le aspettative di un’Italia che, avendo conosciuto tempi ben peggiori, ha un unico grande obiettivo: «A Rino non chiediamo il bel gioco, particolari brillantezze, dimostrazioni di superiorità anche sull’Estonia. Ci basta andare al Mondiale. In un modo o nell’altro. Semplicemente.» Un messaggio chiaro e conciso, che definisce la priorità assoluta per la Nazionale in questa nuova era.

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