Juventusnews24
·6 October 2025
Zhegrova Juve, perché non è stato utilizzato contro il Milan? Tudor spiega in conferenza stampa: «Butto dentro chi è più forte e nei cambi penso a chi mi porterà il risultato»

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·6 October 2025
Era uno degli uomini più attesi, ma nelle due partite più importanti è rimasto a guardare. I zero minuti giocati da Edon Zhegrova contro il Villarreal e il Milan hanno fatto discutere, ma a fare chiarezza sulla sua gestione ci ha pensato direttamente l’allenatore della Juventus, Igor Tudor. Nella conferenza stampa post-partita, il tecnico ha spiegato la sua scelta con la consueta schiettezza.
Dopo le sue prestazioni scintillanti da subentrato, in molti si aspettavano di vederlo protagonista, invece il talentuoso esterno kosovaro è rimasto in panchina per 180 minuti. Una decisione puramente tecnica, come ha spiegato l’allenatore.
PAROLE – «Si fanno scelte per cosa è migliore per la squadra. Nessun nome, giudizio, osservo attentamente tutto e butto dentro chi è più forte e nei cambi pensi a chi ti porta risultato».
La risposta di Tudor è un manifesto della sua filosofia: meritocrazia assoluta. “Si fanno scelte per cosa è migliore per la squadra”, ha affermato, mettendo in chiaro che l’interesse del collettivo viene prima di quello del singolo giocatore, a prescindere dal suo talento o dal suo nome.
Il tecnico croato ha spiegato di basare le sue decisioni solo su ciò che vede durante la settimana. “Osservo attentamente tutto e butto dentro chi è più forte”, ha aggiunto, sottolineando come la concorrenza all’interno della rosa sia altissima.
Le parole di Tudor non sono una bocciatura per Zhegrova, ma un semplice attestato della profondità della rosa bianconera. In queste due partite, l’allenatore ha evidentemente ritenuto che altri giocatori potessero dare un contributo maggiore o avessero le caratteristiche più adatte per affrontare avversari di quel tipo.
L’obiettivo, specialmente nei cambi, è inserire chi “ti porta risultato”, e in queste occasioni le valutazioni sono ricadute su altri profili.
Per l’esterno kosovaro, classe 1999, è un messaggio chiaro. Il suo enorme talento non è in discussione, ma per guadagnarsi un posto da titolare in questa Juventus dovrà continuare a lavorare e a dimostrare in ogni allenamento di essere lui la scelta migliore.