Benatia svela il retroscena: «Voglio bene ad Allegri, ma alla Juventus abbiamo discusso per questo motivo». L’aneddoto dell’ex difensore | OneFootball

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·26 de septiembre de 2025

Benatia svela il retroscena: «Voglio bene ad Allegri, ma alla Juventus abbiamo discusso per questo motivo». L’aneddoto dell’ex difensore

Imagen del artículo:Benatia svela il retroscena: «Voglio bene ad Allegri, ma alla Juventus abbiamo discusso per questo motivo». L’aneddoto dell’ex difensore

Benatia, l’ex difensore della Juventus a 360 gradi: dal rapporto con Allegri e Paratici al livello della Serie A, considerata priva di talento

Un rapporto di amore e odio, di stima professionale ma anche di delusione umana. Medhi Benatia, ex difensore della Juventus e attuale DS del Marsiglia, è tornato a parlare del suo passato in bianconero in una lunga intervista al Corriere dello Sport, soffermandosi in particolare sul suo legame con l’ex tecnico Massimiliano Allegri, oggi al Milan. Parole che rivelano un retroscena doloroso, ma anche un rispetto immutato per l’allenatore.

Benatia: il rapporto con Allegri e la delusione per una promessa non mantenuta

L’ex centrale marocchino non nasconde le discussioni avute in passato con il tecnico livornese, pur riconoscendone il valore. Il punto di rottura, però, fu una promessa non mantenuta al momento del ritorno di Leonardo Bonucci a Torino.


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IL RAPPORTO CON ALLEGRI – «Allegri? Gli voglio bene, ci rispettiamo, grande allenatore, perfetto per il Milan. Abbiamo discusso in passato, non lo nego. Paratici fu chiaro con me, lui meno. Mi promise che avrei giocato nonostante il ritorno di Bonucci. E sapete come andò? Cinque partite, zero presenze per Benatia».

Il racconto di Benatia evidenzia una ferita mai del tutto rimarginata, un senso di delusione per una gestione che non sentì trasparente. Un episodio che, di fatto, segnò l’inizio della fine della sua avventura con la Juventus.

L’intervista si è poi spostata su una riflessione più ampia sul calcio italiano, con un giudizio decisamente severo sulla qualità attuale del campionato e della Nazionale.

LA SERIE A DI OGGI – «Dell’Italia mi preoccupa l’assenza di talento. Penso alla Nazionale: io, da capitano del Marocco, vedevo l’Italia come qualcosa di irraggiungibile. Checco (Totti, ndr), Pirlo, Del Piero, Nesta e Maldini, ma anche gente come Vieri, Cassano, Montella: dove sono ora? La Francia ha almeno quattro squadre nazionali superiori all’Italia».

Un’analisi impietosa, quella di Benatia, che da ex protagonista della Serie A nota un impoverimento tecnico preoccupante. Il paragone con i campioni del passato è netto e sottolinea come, secondo lui, il calcio italiano abbia perso quel bacino di talento puro che lo rendeva uno dei movimenti più temuti e rispettati al mondo.

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