Juventus FC
·29 de junio de 2025
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La Juventus, impegnata negli Stati Uniti nella prima edizione del FIFA Club World Cup, si prepara alla super sfida contro il Real Madrid negli ottavi di finale della competizione. Una partita diversa da tutte le altre, un incrocio di destini e un match carico di significati per i bianconeri, che in passato hanno già affrontato i Blancos 21 volte in gare ufficiali, ma mai al di fuori del contesto Coppa dei Campioni/Champions League (se non per partite amichevoli, dal peso e dal valore decisamente diverso). Insomma, da quella prima gara disputata allo stadio Comunale di Torino il giorno di San Valentino del 1962, si sono susseguite diverse prime volte e adesso, all’Hard Rock Stadium di Miami, assisteremo a un’altra sfida inedita.
In vista di questa gara così attesa, noi abbiamo scelto di ricordare la più dolce; una prima volta diversa dalle altre, quella che ci ha portato a battere il Real Madrid nel doppio incontro in Champions League nel 1996, spianandoci poi la strada verso la vittoria finale di Roma.
Premessa necessaria: nei primi cinque incroci in Coppa dei Campioni contro il Real Madrid, la Juventus aveva perso in quattro occasioni, vincendo invece al quinto tentativo - la gara di ritorno degli ottavi di finale del 1986 - per 1-0 grazie al gol di Cabrini, portando poi la sfida ai calci di rigore dove ad avere la meglio era stata ancora una volta la squadra spagnola. Per quello, giunti al doppio confronto ai quarti di finale del 1996, il presagio sembrava quello di poter tornare a vivere quanto già accaduto dieci anni prima. A partire dal risultato finale incassato in trasferta al Santiago Bernabeu: 1-0 in favore del Real Madrid, con gol decisivo di Raul a indirizzare una gara in cui la Juventus non era riuscita a trovare la via della rete in trasferta.
È una stagione speciale quella dei bianconeri, con Alessandro Del Piero chiamato a raccogliere definitivamente l’eredità lasciata da Roberto Baggio e una Juventus reduce dalla conquista di uno Scudetto che mancava da nove anni. È la squadra di Marcello Lippi, che in quella super sfida del marzo 1996 è costretto a fare a meno degli indisponibili Ravanelli, Ferrara e Carrera. Si adatta così Porrini nel ruolo di difensore centrale, mentre davanti c’è spazio per Padovano proprio al fianco di Pinturicchio.
Del Piero non tradisce le attese, anzi: Alex incanta e dopo 17 minuti indirizza la sfida sul binario giusto, andando a segno con un calcio di punizione che accende l’entusiasmo del Delle Alpi.
L’inerzia del match è tutta in favore della Juventus a quel punto, che mostra una condizione fisica e mentale superiore a quella del Real Madrid, arrivando prima sul pallone, riuscendo a essere più efficace negli interventi e mostrando scaltrezza quando necessario. A dimostrarlo è Padovano, freddo e lucido nel momento più importante del match: al 54’, con la difesa madrilena che prova a salire per mettere in fuorigioco i bianconeri, Porrini serve l’attaccante bianconero che si ritrova in area da solo di fronte al portiere del Real Madrid. Controllo di sinistro, la palla rimbalza un paio di volte e poi colpo secco, rasoterra a incrociare: la rete si gonfia, così come il cuore di milioni di tifosi juventini che in quel momento capiscono che sta per materializzarsi la possibilità di battere, finalmente, i Blancos.
Ci saranno poi tante altre sfide contro i madrileni, altri successi da ricordare, ma questa resta di gran lunga una delle più dolci.
La prima volta non si scorda mai.
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