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·4 de octubre de 2025

Caso Manchester City: 29 club pronti a chiedere risarcimenti alla Premier League?

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Il futuro della Premier League potrebbe essere scosso da un’ondata di azioni legali senza precedenti. Secondo un’analisi dello studio legale Norton Rose Fulbright, sarebbero 29 i club inglesi che potrebbero avanzare richieste di risarcimento nei confronti del Manchester City, qualora i Citizens venissero giudicati colpevoli delle 115 presunte violazioni delle regole finanziarie contestate dalla Premier League.

Caso Manchester City: 29 club pronti a chiedere risarcimenti alla Premier League?

Non si parla soltanto di rivali storiche come Manchester United, Liverpool, Tottenham ed Everton, ma anche di società retrocesse o oggi lontane dal massimo campionato. Tra i club che avrebbero titolo a ricorrere rientrano: Hull City, Burnley, Wigan, Fulham, Swansea, Blackburn Rovers, Bolton Wanderers e persino il Portsmouth, retrocesso nel 2009/10 dopo una penalizzazione di nove punti.


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In totale, le stagioni interessate coprono un arco che va dal 2009/10 al 2017/18.

Le difficoltà probatorie

Dimostrare il nesso tra le presunte violazioni finanziarie e i danni subiti dai club non è un percorso semplice. Gli avvocati sottolineano due aspetti fondamentali:

Causalità fattuale: “Se non fosse stato per le violazioni del City, il mio club avrebbe ottenuto un piazzamento migliore”.

Causalità giuridica: la prevedibilità del danno per le parti coinvolte.

Il calcio, con le sue variabili – infortuni, scelte tattiche, errori arbitrali – rende ogni causa complessa. Tuttavia, le analisi statistiche, come la correlazione tra monte ingaggi e risultati sportivi, potrebbero rafforzare le richieste di risarcimento.

I casi più solidi: Manchester United e Liverpool

Alcuni club avrebbero un percorso probatorio più robusto. Il Manchester United, ad esempio, arrivò secondo dietro al City in due stagioni, compresa la drammatica annata 2011/12, persa soltanto per differenza reti. Il Liverpool, vicecampione nel 2013/14 a soli due punti dal City, potrebbe sostenere di essere stato privato di una reale chance di vincere il titolo.

Impatti economici e sponsorizzazioni

Il possibile ammontare dei risarcimenti dipenderebbe dal periodo di riferimento:

Prima del 2013/14: cifre più contenute, calcolate sugli accordi televisivi dell’epoca (Sky Sports, Setanta/ESPN).

Dal 2013/14 in avanti: somme molto più elevate, in linea con l’esplosione dei ricavi grazie all’era Sky-BT.

Un ulteriore aspetto riguarda le sponsorizzazioni. Gli avvocati evidenziano che un’alterazione competitiva avrebbe potuto ridurre la capacità di altri club di attrarre partner commerciali di alto livello. Si cita l’esempio del Liverpool, che nel 2012 firmò un contratto quinquennale con Adidas da 60 milioni di sterline a stagione: un accordo che, con più successi sportivi nel periodo in questione, avrebbe potuto generare cifre ancora più elevate.

Uno scenario potenzialmente dirompente

Se il Manchester City venisse giudicato colpevole, la Premier League non si troverebbe soltanto a decidere su eventuali penalizzazioni sportive, ma potrebbe aprire la strada a cause miliardarie che riscriverebbero gli equilibri economici del calcio inglese.

Il caso resta aperto e destinato a segnare una svolta non solo nella governance del campionato, ma anche nel rapporto tra giustizia sportiva ed equità competitiva.

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