Inter Milan
·20 de octubre de 2025
Chivu: "La nostra forza è il gruppo, vogliamo arrivare in fondo in tutte le competizioni"

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·20 de octubre de 2025
Conferenza di vigilia per Cristian Chivu: a 24 ore da Union Saint-Gilloise-Inter il tecnico nerazzurro ha risposto alle domande dei giornalisti dalla sala stampa dell'RSC Anderlecht Stadium:
In Champions, vista la situazione di classifica e le prossime due partite, ragionate già per entrare tra le prime otto o c’è già un’ambizione più alta? "Noi l’abbiamo sempre detto: essendo l’Inter, abbiamo l’obbligo di pensare in grande. Poi, dalle parole ai fatti, la strada è lunga. Ma abbiamo un gruppo di giocatori di qualità e una società che ci sostiene e ci permette di lavorare serenamente su tutti e tre i fronti, includendo anche la Coppa Italia. Dobbiamo essere la miglior versione di noi stessi, vincere partita dopo partita, e arrivare in primavera ancora dentro a tutte le competizioni. Quando dico che vogliamo arrivare fino in fondo, mi riferisco a questo: all’opportunità, tra marzo e aprile, di essere ancora protagonisti ovunque. Questo è il nostro obiettivo"
In questo momento la squadra vive entusiasmo e ottimi risultati. Da vincente, qual è la cosa più importante da evitare per restare su questa scia? "Dobbiamo mantenere l’entusiasmo, ma anche la lucidità. Siamo una squadra esperta, come gruppo e come società, e sappiamo che un passo falso può riportarci indietro. Viviamo un momento buono, di fiducia, con prestazioni solide e convinzione. La chiave sarà continuare con la stessa forza e la stessa mentalità delle ultime settimane, consapevoli però che arriveranno anche momenti difficili. E lì dovremo restare uniti".
Domani arriva una gara tra due grandi sfide, Roma e Napoli. Come gestirà le rotazioni? Potremo vedere i giovani Pio e Bonny titolari in attacco? "Io non parlo di rotazioni. Parlo di scelte. Per me non esistono titolari: lo dico da due mesi. Mi fido di tutti i 22 giocatori di movimento più i 3 portieri. Sono tutti bravi, tutti pronti per partire dall’inizio. Sono felice di avere un gruppo così, perché mi permette di portare avanti un lavoro in cui credo: creare un ambiente positivo, in cui ognuno senta di poter contribuire. È questa la nostra forza".
Un punto su Lautaro e Thuram: come stanno? "Lautaro sta bene. I problemi li ha avuti prima della gara con la Roma, ma poi in campo ha dato tutto, e il giorno dopo ha fatto un ottimo allenamento di recupero smaltendo il raffreddore. Oggi si è allenato normalmente. Per quanto riguarda Marcus, serve ancora un po’ di tempo. Stiamo cercando di recuperarlo il più presto possibile, ma per la partita con il Napoli difficilmente ci sarà".
Sull’avversario di domani: cambia qualcosa il fatto che abbiano appena cambiato allenatore? "Non molto. Contro lo Charleroi hanno giocato con la stessa formazione e lo stesso modo di stare in campo. È una squadra aggressiva, che pressa alto e difende avanzando, cercando sempre di mettere pressione all’avversario. Non credo che in pochi giorni un allenatore possa stravolgere l’identità di un gruppo, soprattutto di una squadra che ha vinto il campionato l’anno scorso e che è prima anche in Belgio. Hanno già tre punti in Champions e ottimi giocatori: hanno battuto il PSV alla prima giornata, poi hanno avuto un incidente di percorso col Newcastle, ma può capitare a tutti. Noi dovremo essere pronti, perché affrontiamo una squadra molto aggressiva e di valore".
Considerata la prestazione di Roma, la classifica e il calendario, è sbagliato dire che domani sia più importante vincere rispetto a sabato contro il Napoli? "Non pensiamo al Napoli. Affrontiamo ogni partita per quella che è. La Champions League è una competizione che non va mai sottovalutata. Questi ragazzi hanno dimostrato negli ultimi anni cosa significa giocarla: due finali in tre anni non sono un caso. Ci sono club che non ci riescono in trent’anni. Trattiamo questa partita con la massima attenzione e responsabilità, per onorare la maglia e il lavoro fatto da società e giocatori. Per il Napoli ci sarà tempo, da domani sera in poi".
Contro la Roma si è vista una partita da grande squadra, capace di gestire i momenti. Nella sua idea di Inter, cosa manca ancora? "Manca… la partita di domani. Non sto pensando troppo alla Roma o al campionato, questa è la conferenza Champions. Mi piace parlare di ciò che affrontiamo: abbiamo costruito due buone gare, domani arriva la terza, altrettanto importante. Vogliamo onorare il nostro blasone, la nostra identità, e ciò che questa squadra e questa società rappresentano in Europa".
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