
Zerocinquantuno
·20 de septiembre de 2025
Dominguez non morde, Cambiaghi spariglia, Skorupski ci mette una pezza. Vitik in crescita, Castro in buca d’angolo, ‘Orso’ si riscatta dal dischetto

In partnership with
Yahoo sportsZerocinquantuno
·20 de septiembre de 2025
Tempo di Lettura: 3 minuti
I voti ai protagonisti di Bologna-Genoa 2-1.
Skorupski 7 – Tanta sicurezza, riflesso da gatto su Martin e autentico miracolo su Colombo (ma l’ex Empoli era in offside). Il tiro di Ellertsson è sul primo palo ma anche un missile difficile da stoppare: perde l’imbattibilità casalinga, ma a conti fatti siamo sicuri che gli stia bene così.
De Silvestri 6,5 – Occupa quasi stabilmente una posizione intermedia tra Castro e Orsolini che il Genoa fatica un po’ a e leggere. E in difesa non perde un colpo. Vitik 6,5 – Doppio preziosissimo lavoro su Colombo: gli si appiccica addosso anticipandolo su ogni pallone alto, e in fase di possesso avanza per toglierlo dal pressing. Heggem 6 – Qualche incertezza in più rispetto al compagno di reparto. Butta direttamente in fallo laterale il pallone che dà origine al gol del Genoa, e insieme a Miranda si fa sverniciare da un Ellertsson molto più reattivo. Miranda 5,5 – Non fa una brutta partita, e se Dominguez non lo tamponasse avrebbe anche la più grande occasione del primo tempo. Ma ha la colpa di addormentarsi sul triangolo direttamente da rimessa con cui il Genoa spedisce in porta Ellertsson.
Freuler 6,5 – Combattente a tutto campo, ingaggia e vince duelli con tutti. Ha una sua zona di competenza, ma nei fatti è sempre dove c’è bisogno di lui. Moro 6 – È la risposta che Italiano trova alla terribile fatica nel palleggio accusata dai suoi a San Siro. Milan e Genoa non sono accostabili, ma certamente oggi il Bologna riesce a manovrare con più fluidità e il merito è anche suo.
Orsolini 6,5 – Il voto più difficile, perché la sua prova non era stata granché, tanto che uno stadio affezionato a lui come ad un figlio lo aveva anche beccato più volte. Si sveglia alla fine, prima con una traversa che grida vendetta e poi con un pallone pesante convertito dal dischetto. Il Bologna sale a 6 punti, e su entrambe le vittorie c’è la sua indispensabile firma. Bernardeschi 6 – Sempre dentro la gara, scodella diversi palloni interessanti e uno viene anche trasformato in gol da Castro, purtroppo in offside. Si allarga spesso sulla destra e così facendo apre spazi per i compagni, ma pesta un po’ troppo i piedi a Orsolini. Dominguez 5,5 – Norton-Cuffy è in evidente difficoltà sin dall’inizio ma l’argentino, pur vivace e volenteroso, non riesce mai davvero ad azzannarlo. Italiano vede e provvede inserendo Cambiaghi, e la partita cambia.
Castro 7 – Il primo tempo è di lotta senza quartiere, o meglio senza barrio. Nella ripresa prima si scalda con un gran colpo di testa, poi trova uno di quei gol difficili solo da pensare (alla Crespo, secondo i telecronisti di DAZN) e riequilibra il risultato invertendo l’inerzia della gara.
Cambiaghi (14′ st) 6,5 – Game changer, sulla falsariga della scorsa stagione. Imbarazza Norton-Cuffy come Dominguez non era riuscito a fare, mette a referto un altro assist e, non pago, non si risparmia mai nei ripiegamenti difensivi. Zortea (14′ st) 5,5 – Non un buon ingresso, nonostante qualche ottimo cross: pronti via e Vitinha gli scappa dietro le spalle, ed è sempre lui a tenere in gioco Ellertsson quando il Genoa segna. Dallinga (26′ st) 6 – Condivide bene lo spazio con Castro, aumentando il peso offensivo del Bologna e costringendo il Genoa a schiacciarsi sempre di più. Ferguson (26′ st) 6,5 – Dà forza e sostanza alla mediana, trova la testa di Orsolini e solo la traversa gli nega l’assist. Giocatore a cui è impossibile rinunciare, anche prima di un impegno europeo. Lucumí (40′ st) s.v. – Italiano si gioca l’ultimo cambio con lui perché vuole più esperienza, palleggio e velocità nello scappare all’indietro durante i minuti decisivi, con tutta la squadra all’assalto.
Italiano 6,5 – La vince coi cambi, aggiustando in corsa un undici iniziale pensato per far rifiatare alcuni singoli in vista di Birmingham. Tiene in campo fino alla fine Orsolini nonostante il numero 7 sia in giornata no, e anche questa sua scelta alla fine viene premiata. Una vittoria sporca, scomoda e tiratissima, ma dal peso specifico incalcolabile per il morale prima ancora che per la classifica.
Arbitro Collu e assistenti 6 – L’episodio chiave è chiaramente quello del rigore ed è al limite, tanto che sia Maggioni e Chiffi in sala VAR che Collu sul campo si prendono molto tempo per pensarci. Alla fine il movimento che Carboni effettua col braccio viene considerato passivo di penalty, ed è una decisione coerente con la linea tenuta in questi anni davanti ad episodi simili.
En vivo
En vivo