Juventusnews24
·13 de octubre de 2025
Infortunio Bremer: quanto starà fuori il difensore e quali partite della Juve salterà? Le ultime dopo il nuovo intervento a cui sarà sottoposto il brasiliano

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·13 de octubre de 2025
Un fulmine a ciel sereno, una notizia che gela il sangue e che fa ripiombare la Juventus in un incubo. L’infortunio di Gleison Bremer è grave: la lesione al menisco mediale del ginocchio sinistro lo costringerà a un nuovo stop. Per il difensore brasiliano, appena tornato ai suoi livelli dopo un anno da incubo, è un accanimento del destino. Per Igor Tudor, un’emergenza difensiva di proporzioni enormi.
La sfortuna sembra non voler dare tregua al muro bianconero. Rientrato dopo la rottura del legamento crociato, Bremer si era ripreso la Signora con una serie di prestazioni da leader assoluto. Sembrava la fine di un calvario, l’inizio di una nuova era. E invece, il destino ha colpito ancora, con un infortunio diverso ma altrettanto serio.
L’assenza del difensore brasiliano classe 1997 è una tegola pesantissima, che priva Tudor non solo del suo miglior difensore, ma del vero e proprio comandante del reparto. Senza di lui, la Juve perde solidità, leadership e carisma. I tempi di recupero verranno stabiliti dopo l’intervento di meniscectomia artroscopica selettiva: mediamente, per infortuni del genere, lo stop è di circa 45 giorni, il che significa che Bremer salterebbe le partite di ottobre e novembre in campionato e Champions League per poi rientrare a dicembre. Ma tutto verrà indicato con precisione dopo l’operazione.
Ora, il tecnico croato dovrà reinventare la difesa. Le alternative non mancano, da Gatti a Rugani, fino a un possibile impiego di Kalulu come centrale. Ma nessuno, al momento, può garantire la stessa sicurezza e la stessa capacità di guidare i compagni.
La Vecchia Signora si ritrova a dover affrontare un momento cruciale della stagione senza il suo pilastro. La squadra e i tifosi si stringono attorno al loro campione, con la speranza che possa superare anche questa prova con la forza che lo ha sempre contraddistinto. Ma la realtà, oggi, è amara: la Juve ha perso il suo leader, e il cammino, ora, si fa terribilmente in salita.