Infortunio Vlahovic, ancora problemi fisici per l’attaccante serbo. Si valuta per la Fiorentina, sullo sfondo c’è il match di Champions League: Spalletti osserva con massima cautela | OneFootball

Infortunio Vlahovic, il tecnico valuta la massima cautela. Il match contro la Fiorentina passa in secondo piano rispetto alla decisiva trasferta in Norvegia

Dusan Vlahovic tornerà a Torino in uno stato di allerta elevato. Nonostante le rassicurazioni arrivate dal ritiro della Serbia abbiano escluso lesioni gravi, il bomber ha accusato un sovraccarico agli adduttori che impone un riposo precauzionale di 2-3 giorni. Questo problema fisico, pur lieve, pone immediatamente Luciano Spalletti di fronte a un bivio cruciale che non ammette errori di valutazione.

La Juventus ha davanti a sé una settimana decisiva. La trasferta contro la Fiorentina al Franchi è sentitissima per l’ex viola, ma il vero appuntamento cruciale è la sfida di Champions League contro il Bodo/Glimt del 25 novembre in Norvegia. Spalletti non può permettersi di perdere Vlahovic, il suo capocannoniere, per la gara europea. Pertanto, la linea dettata dalla società è quella della massima cautela: il serbo scenderà in campo a Firenze solo se il rischio di ricadute sarà pari a zero.

Rischiare Vlahovic per una gara di campionato e incappare in uno stop lungo è un azzardo inaccettabile.

Infortunio Vlahovic, il costo delle alternative: 6 gol contro 1 e 7 mesi di digiuno

Se Vlahovic dovesse alzare bandiera bianca contro la Fiorentina, Spalletti si troverebbe costretto ad attuare un Piano B. Le alternative sono due attaccanti sotto esame per la loro sterilità offensiva.

Jonathan David è la prima opzione, ma ha segnato un solo gol in stagione finora e non ha convinto. Loïs Openda è l’altro nome, ma l’attaccante belga è a secco da sette mesi. I due sono chiamati a spezzare il loro digiuno nel momento del bisogno, dimostrando di poter sostituire l’uomo da 6 gol stagionali. Il confronto è impietoso: 6 gol di Vlahovic contro 1 gol e 7 mesi di digiuno dei suoi diretti sostituti.

Il lavoro di Luciano Spalletti in questa sosta è quindi duplice: da un lato la gestione fisica del suo leader, dall’altro l’allenamento tattico di David e Openda. La speranza della Vecchia Signora è che la pausa abbia rigenerato gli attaccanti di riserva.

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