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·3 de junio de 2025
❗️ Lotito: “Baroni via per sua scelta, Sarri l’ho voluto io fortemente”

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·3 de junio de 2025
Il presidente della Lazio Claudio Lotito ha parlato a margine di un evento contro il bullismo che si è tenuto all’Olimpico spiegando il cambio in panchina.
Ecco le dichiarazioni, riprese da TMW:
“Penso che questo club, da quando sono il presidente, abbia dimostrato non solo la sensibilità ma anche la capacità di mettere a terra una serie di problemi. Quando diventai presidente dissi di volere un calcio didascalico e moralizzatore, che insegni i comportamenti, tant’è che dico sempre anche agli allenatori che dobbiamo allenare il fisico e la mente e nutrire lo spirito, perché ogni individuo è un mondo a parte e va educato ai valori fondanti dello sport: il rispetto dell’essere umano, la sensibilità verso gli altri. Proprio perché ha questo potere mediatico il calcio va sfruttato anche per metodi costruttivi e non solo per quelli sportivi. Noi lo facciamo, andiamo anche nelle scuole, perché dobbiamo aiutare le persone meno fortunate sapendo che c’è una passione comune e una squadra che li supporta”.
Sulla scelta di Sarri come nuovo tecnico. “L’ho detto nel comunicato ufficiale e mi attengo a quello, è sicuramente un allenatore che ho voluto a tutti i costi perché ha interrotto prematuramente un percorso che avevamo iniziato”.
Cosa non ha funzionato con Baroni? “Non è che non ha funzionato. Anzitutto io non ho esonerato Baroni. Io non sono abituato a misurare le persone per i risultati, ma per la tenuta psicologica in un contesto specifico. Il mister ha fatto una scelta perché ha capito che sono venute meno alcune aspettative che evidentemente aveva previsto. Penso che anche la piazza aveva assaporato alcune possibilità. Ma non è un problema solo della Lazio, se andate a vedere le altre squadre del nord mi pare che alla fine non hanno vinto nulla. Il calcio purtroppo è anche questo, è legato a fattori imponderabili e a tante variabili non prevedibili. All’andata eravamo primi in Europa League, poi ci siamo persi per strada”.
Perché adesso le cose con Sarri dovrebbero funzionare? “A parte che quando c’è stato siamo arrivati secondi… Ma poi abbiamo fatto una scelta che incarna dei valori in cui crediamo, lui cerca di formare i giocatori ancor prima nell’essere uomini e poi nell’essere calciatori”.
La Lazio avrebbe continuato con Baroni? “A voi risulta che io abbia fatto l’esonero di Baroni? Allora rispondetevi da soli”.
Come ha visto la finale di Champions League tra l’Inter di Simone Inzaghi e il PSG? “Chiedetelo a lui com’è andata, io faccio il presidente della Lazio”.
Ha fatto promesse a Sarri? “Il rapporto tra me e Sarri è anzitutto di stima reciproca alla base, e posso dire anche di affetto. Io non sono mai andato a cena con mia moglie a casa di nessun allenatore, invece da Sarri ci sono andato. C’è una grande considerazione familiare, si era creata una grande empatia. Sarri si era dimesso perché riteneva che non c’erano più le condizioni per portare avanti il progetto, ma non per colpa della società, ma per colpa ambientale”.