Mantova, Possanzini: “Vittoria frutto delle nostre tante qualità. La curva mi osanna? Onorato” | OneFootball

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·21 de diciembre de 2024

Mantova, Possanzini: “Vittoria frutto delle nostre tante qualità. La curva mi osanna? Onorato”

Imagen del artículo:Mantova, Possanzini: “Vittoria frutto delle nostre tante qualità. La curva mi osanna? Onorato”

Il Mantova di Davide Possanzini regala ai presenti del Martelli una vittoria indimenticabile contro il Frosinone. E proprio dell’ottima prestazione dei suoi ragazzi e della spinta dei tifosi ha parlato l’allenatore biancorosso nel corso della conferenza stampa post partita, riportata dal sito tuttofrosinone.com.

Ecco le sue parole


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Sulla partita:I ragazzi sono contenti, ci mancava la vittoria che avremmo meritato nelle prestazioni precedenti. Oggi è arrivata, grazie ad un po’ di fortuna ma anche alla qualità che è venuta fuori oggi più che mai. É stata una partita complicata, diversa da come l’avevamo preparata ma i ragazzi sanno riconoscere le situazioni. È diventata una partita verticale, potevamo palleggiare e non l’abbiamo fatto. Sentivamo l’importanza della partita, non dico che avevamo timore ma si sono viste delle scelte più conservative. La squadra ha dimostrato che si può vincere anche in altre maniere, abbiamo fatto prestazioni migliori. I ragazzi hanno fatto nell’abnegazione, il Frosinone ha dei giocatori fortissimi a livello individuale e forse è la squadra che mi ha impressionato più di tutte. Sono contento, i ragazzi l’hanno voluta e se la sono presa con tanto spirito e tanta qualità“.

Sull’atteggiamento: “Al secondo tiro abbiamo fatto gol, non sempre ci capita. Rispetto ad altre volte siamo stati concreti, c’è anche un po’ di fortuna ma sono tante le situazioni. Va bene così, ho la fortuna di avere dei giocatori che riescono ad interpretare bene le partite e fare sia possesso palla ma anche a sfondare gli spazi che ci lasciano. È stata una vittoria di una squadra intelligente, abbiamo fatto del lavoro sporco che non siamo abituati a fare. Non siamo abituati a squadre che ci tolgono così tanto possesso palla, i giocatori loro mi hanno davvero impressionato”.

Sui tifosi:Ho apprezzato tantissimo, mi sentivo quasi in difficoltà. Il merito non è mio, ma dei giocatori, vorrei che i cori fossero più per me che per loro visto che sono i protagonisti. I tifosi veri ci sostengono, fanno come gli innamorati che amano anche i difetti della propria donna. Mi fa ovviamente tanto piacere“.

Su Fiori e Brignani:Fiori vorrei che giocasse sempre così, ogni tanto devo tirargli le orecchie. Se vuole fare il salto di categoria deve giocare così, facendo bene le due fasi anche se non ha fatto gol. Io ho dei giocatori forti e giovani, ma ci devono credere. Abbiamo cercato di far giocare un difensore loro e magari uscire più tardi, le partite vanno capite e abbiamo sistemato cose per cercare di non buttare via quanto di buono avevamo fatto. Anche Brignani ha fatto bene, anche i compagni devono capire i momenti, sia quando un giocatore è esaltato che quando è in difficoltà per stargli vicino. Speriamo che Aramu non si sia fatto male, anche lui ci ha dato tanto e ha cercato spesso la conclusione. Oggi sono contento, anche se per come sono fatto non lo sono fino in fondo“.

Sul Frosinone:Li ho studiati, spesso venivano sui riferimenti. Ho cercato di crearci quello spazio per attaccare, nonostante i primi minuti di difficotà. Preparare strategicamente una partita dall’inizio settimana fino alla fine è controproducente,, perchè magari si aprono nuovi scenari. Lavoriamo sui prinicipi, si lavora in funzione della pressione avversaria. Sono i miei ragazzi che devono leggere i momenti, lo stanno facendo benissimo e stanno crescendo. La prestazione può essere migliore, ma io sono comunque contento“.

Sulla fase realizzativa:Stiamo andando al gol, ma per quanto creiamo potremmo fare meglio. L’ultimo passaggio, la scelta dell’ultimo movimento. Si può migliorare e noi abbiamo tanto da migliorare. Sicuramente questa vittoria ci porta la serenità di cui abbiamo bisogno, a questa squadra bisogna stare vicino. Più un giocatore è in condizione di fare le cose bene a livello psicologico, e meglio è“.

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