Calcionews24
·25 de septiembre de 2025
Milan, le regole imposte da Allegri: dress code, tavolata unica e italiano obbligatorio

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Ottanta giorni per trasformare un gruppo sfilacciato in una squadra compatta e vincente. La rivoluzione di Massimiliano Allegri al Milan ha avuto un impatto immediato e travolgente. Dal suo ritorno a Milanello, avvenuto l’7 luglio a undici anni dall’ultima volta, il tecnico livornese ha ridato un’identità e, soprattutto, risultati ai rossoneri: cinque vittorie in sei partite ufficiali, con quattro successi consecutivi senza subire gol.
Ma il segreto di questa rinascita, come racconta Il Corriere della Sera, non risiede solo nella tattica, ma in un “codice Allegri” fatto di regole ferree e disciplina, pensato per ricreare il senso del gruppo e l’orgoglio di appartenenza. La prima mossa è stata a tavola: via i tavolini separati a Milanello, sostituiti da un’unica grande tavolata per favorire l’integrazione e smantellare i gruppetti. A questo si aggiunge l’obbligo per tutti di parlare italiano, una regola sostenuta anche da Zlatan Ibrahimović per migliorare la comunicazione in campo.
La disciplina si estende anche fuori dal centro sportivo. È stato reintrodotto un dress code elegante per le trasferte, con giacca e cravatta obbligatorie non solo per i giocatori, ma per tutto lo staff, dai magazzinieri ai cuochi. Un ritorno all’immagine del “vecchio Milan”, per ricordare a tutti, come ripete spesso Allegri: “Siamo il Milan, non dimentichiamocelo mai”.
Questa ritrovata compattezza mentale si è riflessa sul campo, dove il passaggio al 3-5-2 ha blindato la difesa e ridato equilibrio. L’inserimento di leader tecnici e carismatici come Luka Modrić e Adrien Rabiot ha fornito punti di riferimento essenziali a una squadra che aveva smarrito la via. Ora, all’orizzonte, c’è l’esame di maturità contro il Napoli a San Siro, il primo vero test per verificare la solidità della rivoluzione di Max.