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·22 de abril de 2025
Milan, si è spento Giussi Farina, l’ultimo presidente prima di Berlusconi

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Si è spento all’età di 91 anni Giuseppe “Giussi” Farina, ex presidente del Milan e figura centrale nella storia recente del calcio italiano.
Nato nel 1933 a Gambellara, in provincia di Vicenza, avrebbe compiuto 92 anni il prossimo luglio. È stato alla guida del club rossonero dal 1982 al 1986, traghettandolo in una delle fasi più delicate della sua storia, prima dell’arrivo di Silvio Berlusconi.
Dal Milan alla storia del calcio italiano Farina rilevò la società il 19 gennaio 1982, subentrando a Gaetano Morazzoni, in un periodo contrassegnato da gravi difficoltà tecniche e finanziarie. Dopo un avvio turbolento con l’esonero di Gigi Radice e la retrocessione in Serie B, riuscì a riportare la squadra in massima serie nella stagione successiva con Ilario Castagner in panchina.
Tuttavia, gli anni successivi furono altrettanto complicati. Le difficoltà economiche e gestionali culminarono nelle sue dimissioni nel 1986, quando lasciò il timone a Rosario Lo Verde. Pochi giorni dopo, il 20 febbraio 1986, l’acquisizione da parte di Berlusconi e Fininvest segnò l’inizio di una nuova era per il club.
Un dirigente presente in ogni angolo del calcio italiano Oltre al Milan, Giussi Farina ha legato il suo nome ad altre realtà importanti: Padova e Vicenza su tutte. Proprio a Vicenza costruì una delle pagine più memorabili del club, portandolo a un sorprendente secondo posto in Serie A nella stagione 1977-78, con un giovane Paolo Rossi autore di 24 reti, poi diventato simbolo del trionfo azzurro a Spagna ’82.
Nel corso della sua lunga carriera, Farina ha diretto ben 12 club italiani, tra cui Audace, Valdagno, Legnago, Schio, Rovigo, Belluno, Rovereto, Modena e Palù. Un curriculum che racconta la passione di un uomo sempre immerso nel mondo del calcio, anche fuori dai riflettori.
Il ricordo La notizia della sua scomparsa arriva in un momento già segnato dal lutto nazionale per la morte di Papa Francesco, e contribuisce a rendere ancora più denso di significati questo aprile 2025. Farina è stato un dirigente appassionato e controverso, capace di decisioni forti e di una presenza incisiva, soprattutto nei momenti più critici.
La sua eredità rimane legata a un periodo difficile ma fondamentale per il Milan, che senza il suo intervento iniziale non avrebbe potuto sopravvivere fino al rilancio targato Berlusconi. Una figura da ricordare con rispetto, protagonista silenzioso ma determinante nella storia del calcio italiano.