Mkhitaryan ammette: «Potevamo iniziare meglio, Chivu ci ha dato fiducia e ha capito una cosa!» | OneFootball

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·26 de diciembre de 2025

Mkhitaryan ammette: «Potevamo iniziare meglio, Chivu ci ha dato fiducia e ha capito una cosa!»

Imagen del artículo:Mkhitaryan ammette: «Potevamo iniziare meglio, Chivu ci ha dato fiducia e ha capito una cosa!»

Il centrocampista dell’Inter, Henrikh Mkhitaryan, si è espresso così in merito all’avvio di stagione con Chivu sulla panchina

Intervistato da Cronache di Spogliatoio, Henrikh Mkhitaryan ha descritto questa prima parte di stagione all’Inter con Cristian Chivu sulla panchina.

L’INIZIO CAMPIONATO CON CHIVU – «Abbiamo iniziato non male. Direi che potevamo iniziare anche meglio, ma stiamo facendo il nostro percorso, quello che vogliamo. Ovviamente siamo a metà strada, bisogna finire il campionato e poi alla fine del campionato si può parlare in quale posizione siamo arrivati in classifica e ovviamente se abbiamo raggiunto i nostri obiettivi o no, però, come sapete, l’Inter sempre lotta per gli obiettivi più alti, per quello facciamo tutto per per vincere o per essere in alto».


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IL FINALE AMARO DELLA SCORSA STAGIONE – «Ovviamente non bisogna dimenticare il percorso che abbiamo fatto, quella stagione lunghissima che abbiamo avuto, perché abbiamo lottato per tutti gli obiettivi fino in fondo. Se non mi sbaglio abbiamo giocato 63 partite se non mi sbaglio che sono veramente tantissime. Ovviamente Chivu ha preso la squadra in un momento non facile perché eravamo mentalmente giù dopo la sconfitta di Champions, però questo è  il calcio e lui ci ha dato tanta fiducia, ci ha dato tanta energia per dimenticare quel quel giorno, quella quella partita e pensare alla stagione che c’era davanti a noi. Adesso ovviamente abbiamo dimenticato tutta la stagione scorsa pensando solo a questa».

LA CARICA DATA DA CHIVU – «Nel calcio è normale che un giorno vivi un giorno che stai mentalmente bene, il giorno dopo magari sei mentalmente giù. È una cosa normale anche quando vinci sei mentalmente più forte che quando perdi. Dopo quella sconfitta ovviamente tutta la squadra, tutto il popolo interista sono stati veramente con la testa bassa perché era una grande delusione, però poi piano piano abbiamo capito che così non si poteva cambiare il futuro e non si poteva lottare per gli obiettivo. Poi avendo Chivu come allenatore ci sta dando tanta energia, come ho detto prima, ci ha cambiato un po’, adesso abbiamo, diciamo, quella partita dietro le spalle e stiamo pensando solo alle prossime partite».

ANCORA SU CHIVU – «Allora, soprattutto lui è stato un calciatore fortissimo e ha vissuto questi giorni, questi momenti, questi episodi di vita da calciatore e sa benissimo cosa stavamo vivendo. E con alcune frasi ovviamente ci ha dato tanta fiducia, ci ha dato speranza, ci ha dato un’energia per essere più forti mentalmente e poter voltare pagina. Ha ragione quando dice che il passato non lo puoi cambiare più. L’unica cosa che puoi cambiare è crearti un bel futuro. È quello che vogliamo fare e stiamo seguendo le sue idee, stiamo provando a migliorare ogni giorno, ogni allenamento e andiamo avanti così. Lui dal primo giorno non ha mai pensato e non ha mai voluto cambiare la squadra, nel senso che non bisogna dimenticare per 4 anni e poi portare Cristian Chivu di avere un grande cambiamento. Ovviamente sono due allenatori diversi, ognuno ha le sue idee, la sua filosofia e Chivu, essendo una persona e allenatore intelligente, ha capito cosa deve fare e cosa non fare e l’unica cosa è la cosa più importante che ci ha unito tutti noi e ci ha fatto credere che insieme si può arrivare dove vogliamo arrivare».

SUL MOMENTO DELLA MIA CARRIERA – «Quello che hai fatto due giorni fa, una settimana fa, un mese fa, non basta per il calcio. Devi dare il tuo meglio ogni giorno per aiutare la squadra, per far vedere che sei pronto a giocare. Ovviamente avendo 36 anni non è facile, però grazie ai miei compagni, allo staff, allo staff medico, sto facendo il mio meglio per contribuire ancora e dare il miglior Mkhitaryan possibile».

IL MIO GOL NELL’EURO-DERBY CONTRO IL MILAN – «Eravamo felicissimi perché giocando una semifinale di Champions contro il Milan e segnare un gol mi ha dato tanta gioia e felicità. Porti con te più piacere quella o il derby che vi ha dato la seconda stella? Ma sono partite diverse, non bisogna dimenticare che una la prima era una partita di Champions e l’altra una partita di campionato. Ovviamente ognuno ha la sua importanza. Sono bei ricordi perché giocando contro il Milan, facendo gol, vincendo la seconda stella, ovviamente fa piacere a tutti, indipendentemente in che competizione stai combattendo contro di loro».

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