Milannews24
·12 de septiembre de 2025
Modric, il Milan e la “Febbre a 40”: la festa a Milanello e un obiettivo chiarissimo. Richiesta precisa ai compagni

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C’è chi compie gli anni e festeggia, e chi compie gli anni e chiede un regalo. E poi c’è Luka Modric, che compiendo 40 anni ha celebrato a Milanello, ma ha chiesto ai suoi compagni un trofeo in regalo, dimostrando ancora una volta di essere un vero e proprio fuoriclasse non solo in campo, ma anche nella mentalità. La scena, riportata stamane da La Gazzetta dello Sport, ha fatto il giro del web, sottolineando come la voglia di vincere del Pallone d’Oro 2018 non accenni a diminuire, nonostante l’anagrafe.
Il centrocampo del Milan si è riunito dopo la sessione di allenamento per festeggiare il campione croato. Tra risate e scherzi, Modric ha finto di non credere che le candeline sulla torta segnassero il numero 40, quasi a voler esorcizzare il tempo che passa. Un momento di leggerezza che si è poi trasformato in un’ulteriore conferma della sua dedizione al calcio. Nonostante i sorrisi, l’obiettivo del numero 14 rossonero è rimasto sempre lo stesso: vincere. La richiesta di un “trofeo in regalo” ai compagni di squadra, riportata dal noto quotidiano sportivo, è stata la testimonianza più limpida di questa sua fame di successi.
L’arrivo di Modric al Milan, fortemente voluto dal nuovo direttore sportivo Igli Tare e dal nuovo tecnico Massimiliano Allegri, ha portato non solo qualità tecnica e leadership in un reparto cruciale, ma anche una cultura del lavoro e un atteggiamento vincente che possono fare la differenza in una stagione. La sua esperienza e il suo carisma sono un esempio per i più giovani e un punto di riferimento per l’intera squadra. L’aver scelto di mettersi in gioco in una realtà come quella rossonera, con l’obiettivo dichiarato di riportarla ai fasti del passato, dimostra una motivazione fuori dal comune.
La “febbre a 40” di cui parla La Gazzetta dello Sport non è una febbre legata all’età, ma al desiderio di conquistare e sollevare trofei. Il Milan di Tare e Allegri ha scommesso su di lui, sapendo di poter contare su un professionista esemplare che nonostante i successi passati, ha ancora la voglia di un ragazzino di inseguire i suoi sogni. La sua richiesta di un trofeo è un messaggio chiaro a tutto l’ambiente rossonero: l’obiettivo è alto e la strada per raggiungerlo passa attraverso il duro lavoro, la sacrificio e una mentalità da campioni. E di campioni, come si dice, “se ne vedono anche in occasioni come queste”.