Moggi, svelato il retroscena nello spogliatoio dopo il pareggio contro il Torino: ecco cos’ha detto Spalletti ai suoi. Rivelazioni forti in casa Juve | OneFootball

Moggi, svelato il retroscena nello spogliatoio dopo il pareggio contro il Torino: ecco cos’ha detto Spalletti ai suoi. Rivelazioni forti in casa Juve | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Juventusnews24

Juventusnews24

·11 de noviembre de 2025

Moggi, svelato il retroscena nello spogliatoio dopo il pareggio contro il Torino: ecco cos’ha detto Spalletti ai suoi. Rivelazioni forti in casa Juve

Imagen del artículo:Moggi, svelato il retroscena nello spogliatoio dopo il pareggio contro il Torino: ecco cos’ha detto Spalletti ai suoi. Rivelazioni forti in casa Juve

Moggi, analisi schietta sulla Juve di Luciano Spalletti: parole e rivelazioni forti da parte dell’ex DG

Un’analisi schietta, come nel suo stile. Luciano Moggi, ex Direttore Generale della Juventus e figura storica del calcio italiano, è intervenuto sulle colonne di Libero per fare il punto sul momento dei bianconeri. Al centro della sua disamina c’è l’impatto di Luciano Spalletti, chiamato a risollevare una squadra reduce da una crisi profonda, ma che nel Derby della Mole contro il Torino non è andata oltre un grigio 0-0.

Moggi ha svelato un retroscena riguardante il post-partita della stracittadina. Secondo l’ex dirigente, il tecnico di Certaldo non avrebbe gradito l’atteggiamento della squadra e avrebbe lanciato un vero e proprio ultimatum allo spogliatoio. Dopo il brutto 0-0 nel derby, Spalletti ha detto a chiare lettere: «Chi non si sente da Juve lo dica».


OneFootball Videos


Una frase pesantissima, volta a scuotere l’orgoglio di un gruppo che, pur avendo interrotto la striscia di sconfitte (con le vittorie su Udinese e Cremonese), fatica ancora a trovare continuità e identità.

La reazione della squadra, secondo Moggi, è stata emblematica. «Zitti tutti, compresi i tre nuovi attaccanti acquistati in estate», ha sottolineato. Il riferimento è ai colpi del mercato estivo come Jonathan David e Loïs Openda, che finora hanno deluso le aspettative. «Quel silenzio è stata sicuramente la miglior risposta», ha commentato l’ex DG, interpretandolo come un’assunzione di responsabilità.

Moggi, la sentenza sulla “cura”: i frutti non ci sono ancora

Tuttavia, il giudizio sul campo resta sospeso. Moggi non nasconde il suo scetticismo sui risultati immediati del cambio in panchina. «Per ora la cura Spalletti non si vede, magari si intravede, ma senza dare i frutti sperati», ha sentenziato.

La Vecchia Signora, dunque, è ancora un cantiere aperto. L’effetto psicologico del nuovo allenatore c’è stato, ma sul piano del gioco e della concretezza (specialmente in attacco), la strada è ancora lunga. Moggi avvisa l’ambiente: per rivedere la vera Juve, serve molto di più di una scossa emotiva.

Ver detalles de la publicación