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·14 de septiembre de 2025

Napoli, Conte furioso nel post-partita: scintille con Sky dopo il tris alla Fiorentina

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Il Napoli ha vinto e convinto al Franchi, superando la Fiorentina con un netto 3-1 e mantenendo il punteggio pieno in classifica. Ma nonostante il successo, il dopopartita di Antonio Conte non è stato sereno.

Napoli, Conte furioso nel post-partita: scintille con Sky dopo il tris alla Fiorentina

Ai microfoni di Sky il tecnico azzurro si è mostrato nervoso, entrando in contrasto con alcune osservazioni degli opinionisti e dando vita a un acceso botta e risposta con Paolo Condò.


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“La Fiorentina non ha giocatori bravini”

Conte si è presentato in sala interviste già contrariato per i minuti finali della partita, giudicati troppo sofferti dalla sua squadra. La scintilla, però, è scoccata quando in studio si è parlato di avversari “bravini”.

La replica del tecnico è stata immediata e netta: “Consentitemi, dissento da quello che avete detto. La Fiorentina negli ultimi tre anni ha disputato due finali di Conference League e una semifinale, oltre a una finale e una semifinale di Coppa Italia. Non stiamo parlando di una squadra qualunque. Sono anni che è strutturata per competere su più fronti e arriva spesso fino in fondo. I giocatori della Fiorentina non sono bravini, sono giocatori bravi, forti. Chi raggiunge certe tappe in Europa non ci arriva per caso”.

Un intervento che ha voluto restituire valore al peso della vittoria del Napoli, messa in discussione dalle parole in studio.

La questione centravanti: “Io ne conto due”

Il clima si è ulteriormente acceso quando Paolo Condò ha chiesto a Conte come gestire i tre centravanti a disposizione. Il tecnico azzurro ha interrotto la domanda con una correzione polemica: “Ma chi è il terzo centravanti? Io ne conto due… ah, Lukaku… è infortunato, è fuori dalla Champions. Abbiamo preso Hojlund proprio per sostituire Romelu”.

Una puntualizzazione che evidenzia ancora una volta la chiarezza – e la rigidità – con cui Conte intende gestire la sua rosa, senza lasciare spazio a interpretazioni giornalistiche.

Il nervo scoperto: il gioco offensivo di Conte

Nervoso e pungente, Conte ha voluto ribadire la sua idea di calcio, respingendo l’etichetta di allenatore “da difesa e contropiede”: “Il discorso non è solo questione di attaccare gli spazi. Oggi il Napoli ha fatto la partita. Per dominare serve anche un attaccante capace di tenere palla, non soltanto di correre in profondità. È quello che fanno tutti gli attaccanti forti delle grandi squadre”.

Il tema delle ripartenze è da sempre una delle corde più sensibili del tecnico. Già ai tempi dell’Inter ebbe un confronto acceso con Fabio Capello, che lo accusò di giocare in maniera troppo prudente. Allora Conte chiuse la discussione con la celebre frase: “Il calcio è bello perché vario… o avariato”. Un nervo che, a giudicare dal tono usato ieri sera, resta ancora scoperto.

Conte, vincente e inquieto

La scena restituisce l’immagine di un allenatore che, pur guidando una squadra a punteggio pieno, non si concede pause né sorrisi. Conte sembra vivere ogni partita come una battaglia continua, dove il successo non basta se non è accompagnato dalla perfezione tattica e dal riconoscimento del valore degli avversari.

Un approccio che può sorprendere i più, ma che è parte integrante del suo metodo. Perché, come spesso accaduto nella sua carriera, è proprio da questo nervosismo che Conte costruisce la sua forza.

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