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·2 de septiembre de 2025
Nisci dice addio alla Juve: «Avevo 5 anni e un borsone pieno di sogni. La Juventus sarà sempre la mia casa». La lettera che arriva dritta al cuore – FOTO

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Un altro giovane talento del vivaio bianconero spicca il volo. L’avventura di Alessandro Nisci con la Juventus è giunta al termine: il promettente classe 2006 è stato ceduto a titolo definitivo al Sion, club della massima serie svizzera. Un’operazione che rafforza l’asse di mercato tra i due club e che offre al ragazzo la sua prima, grande occasione nel calcio professionistico.
Alessandro Nisci, reduce da una stagione con la Primavera bianconera con cui ha collezionato 20 presenze in tutte le competizioni, era stato promosso quest’estate nel gruppo della Juventus Next Gen. Tuttavia, per garantirgli un percorso di crescita più rapido e un ruolo da protagonista, si è optato per la cessione.
Per lui si tratta del primo, vero salto nel calcio dei “grandi”, in un campionato competitivo come quello svizzero.
Quella di Nisci è la seconda operazione in pochi giorni tra la Signora e il Sion. Il suo trasferimento, infatti, segue quello di Luca Trocino, altro talento del settore giovanile bianconero approdato nel club elvetico. Questa operazione conferma ancora una volta la strategia della Juve: far crescere i propri talenti, per poi accompagnarli nel mondo del professionismo attraverso la giusta porta d’ingresso.
La Juve saluta un altro dei suoi ragazzi, augurando a Nisci le migliori fortune per questa nuova, importante avventura che sta per iniziare.
Questo il suo toccante messaggio d’addio: «Quando sono entrato a Vinovo esattamente 14 fa avevo solo 5 anni, un borsone pieno di sogni e non sapevo nemmeno allacciare gli scarpini. Adesso sono un uomo, con gli stessi sogni e una vita davanti per poterli realizzare. Ogni momento passato insieme, ogni ingresso in campo, ogni sacrificio, ogni vittoria e ogni sconfitta resteranno sempre nel mio cuore. Mi avete fatto sentire a casa, non mi è mai mancato niente. Ogni anno ho acquisito valori nuovi ma soprattutto ho imparato cosa vuol dire essere responsabile. Ci tengo a ringraziare tutti coloro che hanno fatto parte di questo percorso, a partire dai magazzinieri, i dottori, i fisioterapisti, gli psicologi, gli allenatori, i dirigenti e i miei compagni di squadra con i quali ho condiviso ogni giorno lo spogliatoio e momenti indimenticabili. La Juve per me non sarà mai solo una squadra e Vinovo sarà per sempre la mia casa. Con affetto, niscio».