Calcio e Finanza
·6 de agosto de 2025
Non solo Serie B: taglio stipendi automatico anche con la retrocessione in C

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·6 de agosto de 2025
Importante novità nell’accordo collettivo tra Lega Serie A e Associazione Italiana Calciatori, ratificato ieri dai rispettivi presidenti Ezio Simonelli e Umberto Calcagno. In assenza di un diverso accordo tra le parti, lo stipendio dei giocatori potrà ridursi del 25% in caso di retrocessione in Serie B: la norma, non retroattiva, si applicherà ai contratti firmati a partire dal 2 settembre 2025, a condizione che la retribuzione non scenda sotto il minimo sindacale.
La novità, una sorta di norma di chiusura del sistema — in quanto derogabile sia in meglio sia in peggio dai contratti individuali — nasce da un insieme di regole già esistenti e da buone prassi consolidate. In caso di successiva promozione in Serie A, lo stipendio tornerà al livello originario.
Il passo ulteriore – come spiegato da Tuttosport – riguarda il fatto che nelle prossime settimane dovrebbero adeguarsi in tal senso anche gli accordi collettivi per Serie B e Serie C: un passaggio considerato fondamentale dalle leghe per garantire la sostenibilità del sistema.
Non si tratta dell’unica novità dell’accordo collettivo, che avrà durata quinquennale, fino al termine della stagione sportiva 2029/2030. Finisce così l’epoca dei rinnovi “navigando a vista” e delle proroghe, come avvenuto per l’ultimo accordo firmato nel 2023. Questo risultato è frutto del nuovo clima di distensione che si respira (e si auspica possa continuare) tra le componenti della Federcalcio, i cui vertici sono stati costantemente aggiornati e hanno accompagnato la trattativa.
Tra le altre novità introdotte dal nuovo accordo collettivo, ci sono inoltre:
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