Perez, attacco aperto all’Uefa! Il presidente del Real Madrid ritiene la Superlega indispensabile. Cosa sta accadendo | OneFootball

Pérez non ha dubbi: il monopolio UEFA è abbattuto. Denuncia il caso Negreira e annuncia che il club chiederà i danni e organizzerà il torneo

Florentino Pérez, presidente del Real Madrid e storico sostenitore della Superlega, ha usato toni durissimi davanti ai soci, lanciando un attacco a tutto campo contro le istituzioni. Pérez ha subito ribadito il tema Superlega, definendola indispensabile. L’annuncio è che il club ha abbattuto in tempo record un monopolio durato più di 60 anni.

La Superlega ha ottenuto una vittoria netta in tribunale: ci hanno dato ragione in 21 dei 23 punti e hanno pagato le spese legali. Pérez ha annunciato che il Real Madrid è pronto a chiedere un risarcimento alla UEFA per i danni subiti. Ha concluso che la forza delle sentenze li legittima a chiedere i danni e a “organizzare la competizione in futuro”.

Pérez ha definito vergognoso il caso arbitrale e ha rilanciato le critiche sul caso Negreira. Ha accusato apertamente il Barcellona di aver pagato per almeno 17 anni più di 8 milioni di euro al vicepresidente degli arbitri. Il Real Madrid, ha ricordato, è l’unico club ad essersi costituito parte civile nel processo.

Perez, l’attacco al sistema UEFA e la censura della Liga

Pérez ha criticato Javier Tebas , per la promozione della gara a Miami e per aver finanziato media nati per danneggiare il Real Madrid. Ha denunciato anche il fondo CVC per aver compromesso il futuro dei club.

Pérez ha attaccato l’ECA, definendola un organismo che obbliga i club a rinunciare a qualsiasi contenzioso contro la UEFA, impedendo di reclamare miliardi di euro di risarcimento. L’AD del Real Madrid ha inoltre rilanciato il tema della televisione gratuita del calcio, citando l’esperimento del Mondiale per Club.

FLORENTINO PÉREZ – «Ho ascoltato dire che il Madrid è contro tutto e non è vero. Solo che ci vediamo costretti a reagire più spesso di quanto vorremmo. È indispensabile. Abbiamo abbattuto in tempo record un monopolio durato più di 60 anni. Nel 2021 la UEFA si permetteva di minacciare i club con l’espulsione. Oggi la situazione è radicalmente diversa: ci hanno dato ragione in 21 dei 23 punti e hanno pagato le spese legali. La forza delle sentenze ci permette di chiedere alla UEFA i danni che ci hanno causato. Abbiamo riaperto il procedimento contro la UEFA: vogliamo essere indennizzati e vogliamo organizzare la competizione in futuro. Non siamo arrivati fin qui per vincere una sentenza, ma per metterla in pratica».

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