Juventusnews24
·15 de septiembre de 2025
Probabile formazione Juve, verrà fatto turnover nei prossimi match? La risposta di Tudor è netta: «Si deve vedere questa cosa, non si può…»

In partnership with
Yahoo sportsJuventusnews24
·15 de septiembre de 2025
Alla vigilia del cruciale esordio in Champions League, con la Juventus che affronterà il Borussia Dortmund, il tecnico Igor Tudor ha affrontato un tema di grande attualità: la gestione del turnover. Interrogato sulla sua strategia di rotazione dei giocatori, l’allenatore croato ha ribadito la sua filosofia, un approccio pragmatico che si concentra sul presente piuttosto che su una programmazione a lungo termine. La sua visione si distacca da schemi rigidi e si adatta in tempo reale alle esigenze della squadra, una mentalità fondamentale per affrontare la complessità del doppio impegno tra campionato e coppa.
La gestione delle energie, in un calendario così fitto, è un aspetto che può fare la differenza nel corso di una stagione. Tudor ha spiegato che le sue decisioni non si basano su un piano prestabilito per i prossimi mesi, ma su un’attenta valutazione che precede ogni singola partita. Questa attenzione al dettaglio e alla condizione dei singoli giocatori è la chiave per mantenere la rosa in forma e competitiva, riducendo al minimo i rischi di infortuni e cali di rendimento. Il tecnico della Vecchia Signora guarda solo all’avversario che ha di fronte e alla disponibilità dei suoi uomini.
PAROLE – «Non si può fare una programmazione lunga ma per la prossima partita. Si vede come si sta individualmente, stato di forma, caratteristiche, cosa c’è sabato e cosa no. Non c’è più avanti».
Le parole di Tudor sottolineano un concetto di gestione flessibile, basato sulla condizione fisica e le caratteristiche di ogni singolo giocatore. Non c’è spazio per un piano rigido, ma per una valutazione attenta che tiene conto di tutti i fattori in gioco, dalla forma individuale alla necessità di far riposare alcuni elementi in vista degli impegni successivi. Questa flessibilità è fondamentale per affrontare il doppio impegno, specialmente in una competizione di altissimo livello come la Champions League, dove ogni partita richiede il massimo delle energie e della concentrazione.