Juventusnews24
·21 de noviembre de 2025
Rinnovo Yildiz, Spalletti svela: «Non spetta a me decidere ma lui è quello della fucilata nella notte». Il segnale del tecnico non lascia dubbi, spiegato il concetto

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Luciano Spalletti, nella conferenza stampa di vigilia per Fiorentina Juve, ha speso parole di assoluta esaltazione per Kenan Yildiz. Il tecnico ha voluto definire la valenza tattica e psicologica del giovane turco, che per Spalletti è il massimo per la squadra. Yildiz non è un giocatore ordinario: è lo spacca-moduli, lo spacca-schemi, il tipo di talento in grado di rompere gli equilibri avversari.
L’allenatore ha poi messo in luce la leadership del giocatore. Chiunque accende un dialogo con Yildiz significa accendere un dialogo con la squadra. Questo conferma che il turco ha un’influenza positiva sul gruppo, dimostrando i comportamenti da leader di squadra. Il giovane attaccante sa stare dentro la squadra, un segnale di maturità che va oltre la sua età.
Riguardo al suo rinnovo contrattuale, attualmente bloccato per motivi economici, Spalletti ha preso le distanze. La questione non spetta a me risolverla, ma è la società che sa cosa fare.
Il tecnico chiude il discorso con una metafora potente: Yildiz è quello della fucilata nella notte. È l’uomo imprevedibile che può risolvere le partite bloccate. La sfida contro la Fiorentina di domani è l’occasione per Yildiz di dimostrare ancora una volta di essere l’uomo della svolta.
La Vecchia Signora deve blindare il suo talento. La Juventus ha bisogno che questo potenziale si trasformi in una certezza per la ripresa del campionato e per il progetto tecnico di Spalletti.
PAROLE – «Dentro la situazione del rinnovo non spetta a me. La guardo, la ascolto, poi è la società che sa cosa fare. Yildiz, come altri, è lo spacca-moduli, lo spacca-schemi: è quello della fucilata nella notte. A me piace avere quell’immagine lì di Yildiz. Chiunque accende un dialogo con Yildiz significa accendere un dialogo con la squadra. Sa stare dentro la squadra, ha i comportamenti da leader di squadra. Per me è il massimo».









































