Roma, Gasperini: “Soulé sta dando risposte notevoli, Dovbyk e Pellegrini vanno recuperati” | OneFootball

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DirettaFanta

·2 de septiembre de 2025

Roma, Gasperini: “Soulé sta dando risposte notevoli, Dovbyk e Pellegrini vanno recuperati”

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Intervistato ai canali ufficiali della Roma, Gian Piero Gasperini ha parlato del calciomercato e di altri temi importanti: ecco le sue parole.

Cosa è successo nelle ultime ore di mercato?


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“Come spesso succede le ultime ore sono sempre quelle travagliate, dove magari tutte le società si muovono per risolvere in poche ore ciò che non si è fatto nelle settimane precedenti. La Roma aveva ancora la voglia e se vogliamo la necessità di fare qualche operazione. Però per quanto mi riguarda, pur con una società molto disponibile anche dal punto di vista economico di poter avallare delle operazione, le operazioni che c’erano all’ultimo momento non avrebbero portato un vantaggio tecnico e un esborso un economico importante. A quel punto la società avrà modo di farlo con più calma e con più successo nel prossimo mercato di gennaio”.

L’unità di intenti con la società mi sembra evidente

“L’ho detto altre volte, ribadisco che con con la società c’è sempre stato una comunione di intenti, fin dal primo momento c’è stato un feeling che poi magari durante questo mercato non siamo riusciti a realizzare completamente o solo in parte però la disponibilità da parte loro è sempre stata molto alta. Sappiamo tutti che fino al 30 giugno c’era questa difficoltà del Fair Play finanziario, anche adesso pur non avendo le disponibilità economiche degli anni passati, le risorse a disposizione sono comunque state sufficienti per garantire le operazioni che si volevano fare”.

Roma, le parole di Gasperini ai canali del club

E’ un problema di mercato generale? I calciatori si fanno molto attendere?

“Sicuramente il mercato è diventato molto complicato in virtù della presenza di tante persone che ci partecipano, non è solo la squadra o le due squadre, ci sono procuratori e agenti. Per quanto riguarda la Roma, è indubbio che la priorità fosse la fase offensiva ed erano state individuate figure molto favorevoli per me. Ma dopo la realtà del mercato non sempre ti permette di arrivare a quello che vuoi”.

Otto acquisti sono stati fatti: tanti giovani e nazionali. Le chiedo quindi un parere su Ferguson, uno anche sui ragazzi un po’ più giovani e quanto si aspetta da Bailey

“Sul mercato si è operato in linea con quella che era le motivazioni per cui io e la proprietà ci siamo in qualche modo allineati. Sono arrivati due ragazzi nuovi in difesa: Wesley a destra a coprire un ruolo che l’anno scorso molto spesso era coperto da Soulé, che sto cercando di far giocare in modo più offensivo. È arrivato El Aynaoui a coprire Paredes e Gourna-Douath e ho preferito magari un centrocampista in meno per arrivare un attaccante in più. È il mio modo di interpretare il calcio che mi ha portato ad avere buoni risultati ed è chiaro che vado a cercare questo modo diverso di costruire le squadre rispetto al passato. Davanti sono arrivati Ferguson e Bailey a sostituire Shomurodov e Saelemaekers.

“È il reparto più complicato e richiede più attenzioni e più investimenti, non nego che avrei voluto una maggiore presenza e di raggiungere quei giocatori che avevamo individuati. Dobbiamo partire da tutto quello che abbiamo: voglio recuperare Dovbyk, per me si è impegnato moltissimo. Anche Baldanzi è da recuperare e lo stesso Pellegrini che è rimasto. Sono tutti giocatori che insieme agli altri mi hanno dato delle risposte incredibili e sono convinto che faremo bene, partiremo con loro, guardiamo avanti e abbiamo possibilità e condizioni di esprimerci bene”.

Soulé dopo Pisa ha detto che seguendola può esplodere. L’auspicio per Pellegrini, Dovbyk e Baldanzi è quello credere in quello che si fa, è un recupero che bisogna fare prima mentale e poi fisico.

“I ragazzi sono sani, sono perfetti, dobbiamo solo lavorare sul campo e migliorare le prestazioni di tutti. Hanno uno spirito encomiabile, io sono molto contento di questo, poi giochiamo in una piazza che ha grande passione, ci sostiene e ci dà spinta. Forse è anche un limite il mio modo di giocare così, se non riesci a concretizzare corri il rischio di prendere gol, di perdere le partite ma è il mio modo di interpretare il calcio e questi ragazzi mi seguono. Soulé, in particolare, l’ho spostato più avanti rispetto alle sue abitudini e sta dando delle risposte notevoli. Ma sono convinto che sarà così per tutti gli altri”.

Possiamo tranquillizzare un po’ l’opinione pubblica in merito ad un quadro di tensioni Massara-Gasperini? E’ tutto tranquillo?

“Sono due mestieri diversi. Mi rendo conto delle strategie, quando spingere, quando fare le offerte, quando parlare con dei procuratore e quando bluffare. Infatti non partecipo alle trattative, non è il mio mestiere ma è chiaro che debba esserci una sinergia importante tra direttore sportivo, allenatore e società. Non conosco il passato, ma la presenza della società quest’anno è stata molto più continua e molto più efficace che magari in altri anni . Per me questo è assolutamente necessario e indispensabile in un calcio dove le cifre sono così notevoli, c’è bisogno di fare anche una squadra. Quando faccio una squadra in campo e non lascio tanti battitori liberi che vadano per conto loro, così deve essere anche quella di una società con a capo la proprietà, che è quella che subisce di più i ritorni, sia nel bene sia nel male è la più esposta”.

Gasperini: “Creare una connessione con i tifosi è il primo passo per fare qualcosa di buono”

Al netto di questo mercato, le fa piacere il grande riscontro che il tifoso della Roma le sta dando? Se l’aspettava?

“Sono contento, credo che siamo solo all’inizio e penso di avere tanti spazi ancora prima di cantare vittoria. Sono contento di questo approccio, soprattutto del comportamento dei giocatori e di queste prime due prime prestazioni. Chiaramente sapevo già della passione di questo pubblico e della città verso la squadra. L’obiettivo più importante è quello di dare soddisfazioni prima ancora di mettere dei traguardi. Tutti ci auguriamo che i traguardi siano i più alti possibili, ma la base ritengo che sia quella, creare una connessione tra squadra, tifosi, proprietà e questo può essere il primo passo per cercare di fare qualcosa di buono anche a livello di risultati”.

Quando è arrivato ha detto che è una sfida accattivante e piena di entusiasmo, è ancora molto forte?

“Assolutamente sì. Quando si chiude una fase come il mercato si tira il massimo per cercare di ottenere il più possibile e poi si deve cercare di mettere un punto e guardare avanti. Guardare avanti significa giocare le prossime due partite con Torino e il derby, la Fiorentina, un’altra sosta e poi l’Europa League.. Per alcuni mesi la palla passa al campo, non si parlerà più di mercato e la situazione è questa. Da questa dobbiamo cercare di ottenere il massimo”.

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