Calcionews24
·7 de septiembre de 2025
Roma, il piano di Gasperini per il rilancio di Dovbyk

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Nonostante un’estate intera trascorsa con l’etichetta di “cedibile” cucita sulla maglia, Artem Dovbyk è ancora un giocatore della Roma. L’attaccante ucraino, archiviate le voci di mercato, è rimasto a Trigoria e in questi giorni è impegnato con la sua nazionale, con cui sta vivendo una situazione di perenne rincorsa, simile a quella che sembra attenderlo nel club da quando è arrivato Gian Piero Gasperini.
Il messaggio del nuovo tecnico, infatti, è stato finora glaciale. Appena trentacinque minuti in campo, divisi equamente tra le sfide con Bologna e Pisa, hanno chiarito la gerarchia attuale: il titolare designato è Evan Ferguson. Questa scelta ha alimentato una narrazione, diffusa tra media e tifosi, che descrive una differenza di valore abissale tra i due, quasi paragonabile a quella tra un fuoriclasse affermato e un giovane della Primavera.
Eppure, i numeri raccontano una storia diversa e decisamente più lusinghiera per Dovbyk. Ferguson, pur essendo un talento, è un attaccante spesso frenato dagli infortuni che in tutta la sua carriera ha segnato 17 gol. Esattamente gli stessi 17 gol che Dovbyk, tanto vituperato, ha messo a segno nella sua sola, prima e travagliatissima stagione in giallorosso, un’annata segnata dal caos e dall’avvicendarsi di ben tre allenatori.
Il primo a essere consapevole di questa realtà è proprio Gasperini. Nonostante in estate abbia cercato profili diversi per l’attacco (da Fabio Silva a Gimenez), una volta chiuso il mercato si è affrettato a dichiarare uno dei suoi obiettivi principali: «recuperare Dovbyk». Non si tratta di una mossa di facciata, ma di puro pragmatismo. Volenti o nolenti, l’ucraino non è partito, è a disposizione e rappresenta un costo non indifferente per le casse del club.
Per questo, sprecarlo sarebbe un lusso che la Roma non può permettersi. La stagione che si profila, lunga e insidiosa, con gli impegni infrasettimanali dell’Europa League, diventa dunque l’occasione perfetta per il suo reinserimento. Il fitto calendario richiederà rotazioni e offrirà a Dovbyk la possibilità di dimostrare sul campo il suo reale valore, trasformando la necessità di sfruttarlo in una preziosa risorsa tecnica per la squadra.
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