Calcio e Finanza
·3 de septiembre de 2025
Sala: «Nessuno sconto ai club per San Siro. Rimpiango le proprietà alla Moratti»

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·3 de septiembre de 2025
Si entra nel mese decisivo per la vendita di San Siro, con le relative aree limitrofe, da parte del Comune di Milano a Inter e Milan. Un iter spinto dalla ferrea volontà del sindaco Giuseppe Sala che vuole evitare, così come i due club, l’entrata in vigore del vincolo sul secondo anello fissata per novembre.
Nonostante la questione San Siro sia una delle più importanti da affrontare per la giunta Sala, il primo cittadino ha voluto ribadire che non si dimetterà qualora a vendita non andasse a buon fine. «Non lo dico di pancia – ha continuato il primo cittadino intervenuto alla commemorazione del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa –, ma in base a elementi razionali. Io non mi arrendo facilmente di fronte alle difficoltà ma di fatto penso che un sindaco si debba dimettere se c’è una decisione che mina il funzionamento dell’amministrazione. Ad esempio se non viene approvato il bilancio un sindaco va a casa, ma di fronte a una cosa del genere no».
Sul tema, Sala ha poi commentato così le due proprietà statunitensi di Inter e Milan: «Possiamo rimpiangere le proprietà alla Moratti e alla Berlusconi, io rimpiango Moratti e gli mando un abbraccio ma così è oggi. Queste proprietà, più che la passione per il calcio, lo considerano una occasione di business».
«Io mi sto esprimendo in maniera decisa, poi ognuno si prenderà la priorità responsabilità: se il Consiglio non dovesse approvare la vendita di San Siro sarà un problema che si prenderà il prossimo sindaco – ha commentato Sala –. Non è che le società decideranno con facilità di fare finta di niente. Noi andremo avanti».
Intanto sono in corso diversi colloqui interni alla giunta e alla maggioranza di centrosinistra sul tema San Siro: «Lo sconto, come viene chiamato, è pari a zero. Non c’è nessuno sconto ma c’è la compartecipazione alle spese, che deriva o da quello che dice la legge sulle bonifiche o da nostre richieste, come ad esempio sullo spostamento dello stadio. Ma lo sconto è zero».
Intanto, il Comune sta mettendo a punto l’accordo per la vendita che poi andrà in giunta, nelle commissioni e in Consiglio comunale con l’obiettivo di vendere entro settembre. In giunta la delibera arriverà «se non la settimana prossima quella dopo. Io spero che arriveremo a un accordo finale con i club nei prossimi giorni per poi portarlo in giunta, alle commissioni e al Consiglio. È chiaro che ognuno fa la sua parte ma credo che un sindaco di fronte a un problema che ci siamo trovati, e che non avremmo voluto, non si debba girare dall’altra parte e debba prendere una posizione precisa».
«Quando si vende un bene patrimoniale importante come lo stadio deve decidere il Consiglio comunale, io voglio essere a posto con la coscienza, avere fatto il mio lavoro e consegnare al Consiglio il dossier, poi lui deciderà. Io lo consegno consigliando l’approvazione, ma da lì in poi non posso fare più nulla, sarà l’Aula che deciderà sé questa cessione ha senso o meno», ha concluso Sala.