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LazioPress.it

·27 de octubre de 2025

Sartori (Lega) sullo Stadio Flaminio: "Servono fatti. Mancano documentazioni indispensabili"

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Tra gli impegni di campionato, in casa Lazio continua a tenere banco un tema particolarmente delicato: quello dello stadio Flaminio. L’impianto, infatti, è al centro del progetto del club biancoceleste, che punta a riqualificarlo per farne la nuova casa della squadra. Proprio sul Flaminio, nel prepartita di Lazio–Juventus, è intervenuto il presidente biancoceleste, Claudio Lotito, che ha dichiarato: “Stiamo approcciando per la definizione dello stadio Flaminio”.

A chiarire però lo stato effettivo dell’iter è stato il capogruppo della Lega in della Lega in Assemblea Capitolina, Fabrizio Sartori, che ha voluto fare luce sulla questione: al momento, infatti, la Lazio non ha ancora presentato la documentazione necessaria per l’avvio della procedura, ossia gli atti indispensabili per dare ufficialmente il via all’iter amministrativo, ha riferito Adnkronos.

La nota di Fabrizio Santori

Il progetto presentato dalla SS Lazio, che prevede un investimento complessivo di circa 140 milioni di euro destinato non solo allo stadio ma anche alla riqualificazione dell’intero quadrante Flaminio, rappresenta un’occasione concreta per ridare valore e dignità a un’area storica oggi segnata dal degrado e dall’abbandono. È tuttavia necessario precisare che, allo stato attuale, la società non ha ancora depositato la documentazione completa richiesta per legge per consentire al Campidoglio di avviare la Conferenza dei Servizi, sia in caso di concessione sia nel caso del diritto di superficie. Mancano infatti il progetto di fattibilità tecnico-economica e il piano economico-finanziario asseverato, atti indispensabili previsti dalle normative sugli impianti sportivi e dal Codice dei contratti pubblici. Senza tali documenti, l’iter amministrativo non può essere formalmente avviato.

Continua il Capogruppo della Lega

Il tempo a disposizione è ormai terminato, ed è doveroso che i cittadini conoscano la realtà dei fatti: non basta un semplice rendering o un progetto illustrato sui giornali, ma è necessario presentare ufficialmente documenti completi, verificabili e conformi alle norme. Solo dopo il rispetto di questi passaggi, Roma Capitale dovrà fare la propria parte, esaminando la proposta con la massima serietà e garantendo tempi certi, trasparenza e la piena tutela dell’interesse pubblico.

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