Sommer: «Futuro? Troppo presto, ma escludo una cosa. Vi racconto la mia vita a Milano» | OneFootball

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·24 de octubre de 2025

Sommer: «Futuro? Troppo presto, ma escludo una cosa. Vi racconto la mia vita a Milano»

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Le parole di Yann Sommer, portiere dell’Inter, sul suo futuro con il club nerazzurro e nel mondo del calcio. Tutti i dettagli in merito

Yann Sommer ha parlato a Panorma del suo futuro con l’Inter e delle sue passioni fuori dal campo.

FAMIGLIA DI PORTIERI – Si mio padre giocava in porta e anche mio zio anche se non ad altissimi livelli. Così a forza di vedere quei guanti in giro per casa mi è venuta la curiosità di provarli e da piccolo sono finito tra i pali. E ci sono ancora rimasto.


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SVIZZERA – Nelle mie poche giornate libere con la famiglia andiamo a visitare le nostre montagne bellissime. La gente pensa che siano praticabili solo in inverno o in estate ma io suggerisco a tutti di andarci in questo periodo. E’ quello che preferisco, ci sono dei colori incredibili, il foliage è veramente uno spettacolo. Visto che non gioco più in Nazionale ho avuto qualche giorno durante la sosta e con mia moglie (Alina) e le bambine (Mila di 6 anni e Nayla di 4) siamo sati a Sankt Moritz che non è lontana da Milano. Ed è stato bellissimo passeggiare nella natura, le bambine hanno visto i cavalli, si può fare trecking e se non fa troppo freddo anche fare il bagno nel lago. A me piace lo snowboard ma finchè sarò un calciatore professionista è troppo rischioso scendere. Le mie figlie stanno imparando e si divertono molto.

L’IMPORTANZA DELLO YOGA – Sì, nel mio ruolo è importante fare molto stretching e mantenere sempre al massimo la concentrazione. Lo yoga mi aiuta a fare questo, ma poi io in campo sono uno che parla molto con i compagni. Non mi arrabbio ma comunico molto durante la partita.

GIOCO CON I PIEDI – Ormai quasi tutti gli allenatori chiedono ai portieri di impostare il gioco e quindi noi non dobbiamo pensare solo a parare. Spesso gioco le partitelle insieme ai compagni in mezzo al campo, così mi abituo meglio a certe situazioni che possono ripetersi in partita.

SPOT CON MICHELLE HUNZIKER – E’ stato divertente, con Michelle si è instaurata una bella intesa e ci siamo divertiti. Fare l’attore? Non lo so, per il momento faccio il portiere. Poi si vedrà.

FUTURO DOPO IL CALCIO – E chi può dirlo? Ancora troppo presto per saperlo. Non mi vedo molto come allenatore però, ma nella vita ci sono tante cose da fare.

PASSIONI OLTRE AL CALCIO – Adesso che ho due bambine ho un po’ meno tempo per cucinare, prima per un certo periodo pubblicavo anche i miei piatti sui social. La passione l’ho ereditata da mia padre che in cucina era molto bravo e poi ho sempre pensato che un calciatore professionista deve curare tantissimo l’alimentazione per mantenersi in forma. E non solo. Ho suonato anche il bongo e il piano. Tradizione di famiglia, anche perchè in casa c’era una collezione di vinili e io ascoltavo musica dalla mattina alla sera. Il mio cantante preferito? Nessun dubbio: Bruce Springsteen. Purtroppo non ho potuto assistere al suo concerto a San Siro, spero di rifarmi presto.

VITA A MILANO – Vivo in centro e a Milano sto bene. Magari se ci fosse un po’ meno traffico sarebbe meglio… Le bambine vanno a scuola e spesso andiamo al parco Sempione a giocare. Una vita tranquilla.

DIFFERENZE TRA ITALIA E SVIZZERA – Noi svizzeri siamo un po’ più rigidi, voi italiani un po’ più spontanei ma alla fine sono due popoli che hanno una gran gioia di vivere entrambi.

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