Udinese-Napoli, le formazioni ufficiali: Conte rilancia Spinazzola dal primo minuto | OneFootball

La 15ª giornata di Serie A entra nel vivo con la sfida delle ore 15 tra Udinese e Napoli, in programma alla Dacia Arena.

Udinese-Napoli, le formazioni ufficiali: Conte rilancia Spinazzola dal primo minuto

Una partita importante per entrambe le squadre, con obiettivi diversi ma la stessa necessità di continuità. Sono state rese note le formazioni ufficiali scelte da Kosta Runjaic e Antonio Conte.

Udinese, Runjaic conferma il 3-5-2

L’allenatore dei friulani punta sulla solidità difensiva e sul centrocampo folto per arginare la qualità offensiva del Napoli. In avanti, spazio alla coppia formata da Zaniolo e Davis.

Udinese (3-5-2) Okoye; Kristensen, Kabasele, Solet; Zanoli, Piotrowski, Karlstrom, Ekkelenkamp, Bertola; Zaniolo, Davis.

A disposizione: Nunziante, Sava, Padelli, Goglichidze, Lovric, Zarraga, Gueye, Palma, Bravo, Buksa, Ehizibue, Camara, Miller, Modesto. Allenatore: Runjaic.

Napoli, Conte insiste sul tridente Neres-Hojlund-Lang

Antonio Conte conferma il 3-4-3 che ha rilanciato gli azzurri nelle ultime settimane. In attacco fiducia totale alla linea offensiva composta da Neres, Hojlund e Lang, mentre sulla corsia sinistra torna titolare Spinazzola, elemento chiave per ampiezza e spinta.

In mezzo al campo, equilibrio e fisicità con McTominay ed Elmas, mentre in difesa il terzetto è guidato da Buongiorno.

Napoli (3-4-3) Milinkovic Savic; Beukema, Rrahmani, Buongiorno; Di Lorenzo, McTominay, Elmas, Spinazzola; Neres, Hojlund, Lang.

A disposizione: Contini, Ferrante, Gutierrez, Olivera, Politano, Vergara, Lucca, Mazzocchi, Marianucci, Ambrosino. Allenatore: Conte.

Le chiavi tattiche della sfida

Il match mette di fronte due sistemi simili ma interpretati in modo diverso. L’Udinese cercherà compattezza e transizioni rapide, mentre il Napoli proverà a imporre ritmo e qualità offensiva sfruttando la mobilità del tridente e la spinta sugli esterni.

Con queste scelte, Conte manda un segnale chiaro: continuità, fiducia nei titolari e identità tattica. Ora la parola passa al campo.