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·23 septembre 2025

Barça, nodo Camp Nou: potrebbe dover giocare a Montjuic tutta la prima fase di Champions

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Il Barcellona spera ancora di poter giocare l’esordio casalingo nella UEFA Champions League contro il Paris Saint-Germain, campione in carica, nel nuovo Spotify Camp Nou ristrutturato con una capienza comunque ridotta rispetto alle 105mila persone previste una volta completate tutti i lavori.

Come riporta il quotidiano catalano Sport, Joan Laporta e soci sono speranzosi poter rientrare nel loro stadio già a partire dalla prossima sfida di campionato in programma domenica contro la Real Sociedad. «Dopo aver consegnato tutta la documentazione al Comune di Barcellona, ci aspettiamo che oggi possa rilasciare il certificato di prima occupazione e che si possa giocare domenica», ha dichiarato Maria Elena Fort, vicepresidente del Barça dopo una visita nel cantiere del Camp Nou.


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La vice presidente dei catalani ha poi voluto sottolineare come, qualora i permessi per il nuovo Camp Nou non dovessero ancora arrivare, si giocherà al Montjuic e non all’Estadio Johan Cruijff, impianto da 6mila posti usato dal Barça per le partite della squadra B e della formazione femminile che ha ospitato le ultime due partite della Liga della formazione di Hansi Flick.

Il giudizio finale del Comune di Barcellona è atteso già nella giornata odierna. In questa ottica, Joan Sentelles, direttore delle operazioni del club catalano, ha rimarcato che lo stadio «è il più sicuro di Spagna. La sicurezza è la premessa fondamentale per aprire l’impianto. Rispetta le norme di sicurezza, così è stato certificato. Il fatto che non sia finito non significa che non sia sicuro».

Quest’oggi, sullo stadio, è intervenuto lo stesso Laporta che ha ribadito come «ora la palla è nel campo del Comune». Ma a parte l’ottimismo dei dirigenti del club, è molto probabile che alla fine il Barcellona giocherà al Montjuic, così da obbligare la squadra di Flick a disputare le altre tre partite casalinghe della prima fase allo stadio comunale, visto che le norme UEFA non consentono il cambio di stadio durante la prima fase.

Per poter giocare la sfida contro il PSG, lo Spotify Camp Nou dovrà completare la fase 1B dei lavori, quella che prevede il completamento delle opere nella tribuna laterale, e inoltre deve avere una capienza totale di 45mila spettatori. Una richiesta della UEFA sia per ragioni televisive che di sicurezza, in  modo da ospitare così i tifosi ospiti. In questo senso, Sentelles ha indicato che la fase è già completata: «È più semplice perché non ci sono aree sotterranee. Siamo nella fase di firma del certificato di fine lavori. Devono iniziare le verifiche, tra pochi giorni consegneremo la documentazione per ottenere presto la licenza di prima occupazione».

Per quanto riguarda la copertura, sempre secondo quanto detto da Sentelles, questa non sarà pronta prima dell’estate 2027, un anno più tardi rispetto al previsto. Ha comunque assicurato che non ci sarà bisogno di tornare a Montjuic: «Non si farà quest’estate, ma la prossima. Sarà pronta in quattro mesi, da maggio a settembre, e se dovremo chiedere di iniziare con qualche partita in trasferta lo faremo. Non influirà sulla capienza dello stadio, con la terza anello già completato». Fort ha assicurato che il ritardo è dovuto a molti fattori e che ci sono preoccupazioni economiche, «anche se parliamo settimanalmente con Goldman Sachs», aggiungendo che non ci sarà una politica di abbonamenti finché non avranno una sede fissa.

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