Castrovilli e il legame con nonno Gaetano: “Giocare a Bari è il suo sogno, penso a lui” | OneFootball

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·22 août 2025

Castrovilli e il legame con nonno Gaetano: “Giocare a Bari è il suo sogno, penso a lui”

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Certe storie non finiscono. Fanno giri immensi, si perdono tra le pieghe del tempo, ma poi ritornano. E quando ritornano, lo fanno con il battito forte di un cuore che non ha mai smesso di amare. Gaetano Castrovilli è tornato a Bari. Non è solo un trasferimento: è un ritorno alle origini, un abbraccio lungo una vita, una promessa mantenuta.

Non è solo una città. Per Gaetano Castrovilli, Bari è radice, memoria, sangue. In una vecchia intervista tornata virale sui social, il centrocampista pugliese ha raccontato con emozione il suo legame viscerale con la città e con la squadra biancorossa: «Bari rappresenta anche mio nonno, per assurdo. Sono un tifosissimo, li seguo sempre, anche quando erano in Serie C e D. Sono felicissimo per dove sono, perché è una città che merita tutto questo»


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Le parole di Gaetano Castrovilli

In un’intervista di qualche anno fa, Castrovilli raccontava così l’inizio di tutto: «Devo dire la verità, non è stata una mia scelta. È stata subito dopo la morte di mio nonno. Lo zio mi ha preso e mi ha detto: ‘Gae, proviamo a iscriverci a scuola calcio».

Parole semplici, ma cariche di significato. Un gesto d’amore, un’intuizione familiare che ha cambiato il corso della sua vita. Quattro mesi dopo, arriva il provino con il Bari. E lì, qualcosa di speciale accade: «Ringrazio il mister Giovanni Loseto, Caffaro e Nicassio. Mi hanno detto che quando c’è stato il provino, a me soltanto nel riscaldamento già mi avevano preso, solo per come toccavo la palla.”

Non era solo tecnica. Era destino. Era il sogno di un nonno che viveva nel cuore di un nipote: «Ero il suo nipote preferito. Era un grande tifoso del Bari, si chiamava come me. Giocare lì è stato anche esprimere il suo desiderio». E ieri, nel giorno del suo annuncio, il suo pensiero non può che andare a nonno Gaetano: «Un pensiero va anche a mio nonno, che è un grande tifoso».

Oggi, quel desiderio torna a brillare. Castrovilli è pronto a riabbracciare la sua città, la sua gente, la sua storia. Non è solo un ritorno. È un atto d’amore. Bentornato, Gae. Bari ti ha aspettato. E ora ti stringe forte, come faceva tuo nonno.

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