Inter Milan
·3 octobre 2025
Chivu: "Gara insidiosa. Voglio una squadra attenta e pronta a tutto"

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·3 octobre 2025
L'Inter si prepara a scendere in campo per sfidare la Cremonese nel match di sabato 4 ottobre alle 18:00. La conferenza stampa di Cristian Chivu alla vigilia dell'appuntamento di San Siro, valido per la sesta giornata della Serie A 2025/26:
Si parla molto dell’attacco dell’Inter, che è il migliore della Serie A. Ma la squadra sta trovando anche solidità difensiva. "Abbiamo trovato equilibrio e siamo migliorati, anche nel modo di attaccare. Sono contento di questo, perché parto sempre dall’idea di non subire gol: voglio una squadra attenta, con la voglia di difendere e non concedere".
Cosa aveva di insostituibile Thuram per giocare sette partite su sette? "Marcus era uscito prima con il Cagliari, mentre contro lo Slavia avevo visto lui e Lautaro come attaccanti perfetti per creare problemi. Purtroppo l’infortunio ci dispiace, ma non è gravissimo: dobbiamo solo aspettare per riaverlo con noi".
Domani Bonny giocherà titolare? Le piace di più la “Pi-La” o la “Bo-La”? "Non lo so ancora, vedremo domani. In questo momento posso dire che Lautaro giocherà. Sul partner d'attacco un’idea ce l’ho già: al 90% ho deciso".
In queste sette gare ha fatto giocare 20 titolari diversi. È una scelta per preservare energie e coinvolgere tutti. Continuerà anche l’alternanza in porta? "Per me “il solito” non esiste. Non sono scaramantico e non vedo fantasmi. Faccio ciò che ritengo giusto per gestire un gruppo di giocatori, soprattutto in settimane in cui si gioca ogni tre giorni. Nel calcio non ci sono regole scritte: se ci fossero, significherebbe che non possiamo andare oltre. Non esiste la regola che un portiere giochi solo in campionato e l’altro in coppa: cambierà in base alla mia sensazione del momento. Quello che non voglio è egoismo nella mia squadra: voglio che tutti siano intelligenti nel capire l’importanza di ognuno".
Quando comunica la formazione ai suoi giocatori? "C’è chi mi chiede di saperlo prima o di dirla a ridosso della gara, ma in allenamento mischio sempre le carte per responsabilizzare i miei calciatori. Qualcuno magari si arrabbia perché pensa di non giocare, ma ognuno deve farsi trovare pronto e tenere la rabbia agonistica. Fino ad ora ho sempre detto la formazione tre ore prima del match".
Più volte hai detto che l’Inter ha iniziato la preparazione più tardi: si può dire che il miglioramento della condizione abbia influito sulla crescita della squadra? "La condizione è importante, ma non ho mai cercato scuse. La squadra ha dato continuità sin dalla prima gara contro il Torino, e chiaramente si migliora partita dopo partita. È vero che c’è anche il rischio di infortuni, ma i giocatori stanno lavorando bene. Con il preparatore atletico ci confrontiamo spesso, ma siamo uno staff unito e sensibile nel capire cosa fare e quando. I ragazzi hanno assimilato subito la nostra metodologia".
Che partita si aspetta contro una neopromossa ancora imbattuta? "La Cremonese è una squadra fisica, organizzata e ben allenata. Conosce i propri limiti, ma ha un allenatore bravo che sa trasformare il gruppo. Hanno giocatori di esperienza, che capiscono i momenti, e mettono in campo cuore e umiltà".
I tifosi sono curiosi di sapere come sta andando Diouf: potremmo vederlo in campo? "Diouf è l’ultimo arrivato e ha bisogno di tempo. Si sta allenando bene, lo vedo già in crescita rispetto a quando è arrivato, quando era più timido. L’impatto può essere importante: lo vedo coinvolto e i compagni lo stanno aiutando. Ha qualità, determinazione, ambizione e cultura del lavoro. Prima o poi arriverà anche per lui l’occasione di giocare".
Si aspetta più gol dai centrocampisti? "Mi aspetto che la squadra vinca, che entri in campo con la giusta motivazione e cerchi sempre di essere la migliore versione di sé. Se raggiungiamo questo, diventa tutto più semplice. Non importa chi segna o chi assist, ma chi si sacrifica, l’importante è che non esista l’ego: conta solo il collettivo".
Bonny: quanto sta crescendo e dove può arrivare? "A Bonny manca solo la titolarità, perché finora è sempre entrato dalla panchina. Ma arriverà anche per lui il momento di partire dall’inizio. È un bel giocatore, e lui ma anche tutti i calciatori sanno bene quanto li stimo. Credo nei ragazzi giovani, nella loro energia e motivazione. Angie è uno di quelli: è apprezzato dal gruppo, è un profilo importante che dà sempre tutto. Lo conosco da tempo e so cosa può dare. È felice di giocare per l’Inter, e lo è anche se resta in campo due minuti o mezz’ora".
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