PianetaChampions
·20 septembre 2025
đš Chivu: âGiocherĂ un Martinez, non dico quale. Non guardo in faccia a nessuno. Su PioâŠâ

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·20 septembre 2025
Cristian Chivu, allenatore dellâInter, ha parlato in conferenza stampa. Di seguito le sue parole riportate da fcinternews.it.
Dopo lâAjax ha sottolineato la maturitĂ della squadra, ora quanto conterĂ questo aspetto?âLa maturitĂ abbinata alla concretezza, al gioco, al capire i momenti per portare a casa lâobiettivoâ.
Lei parafrasando Mourinho ha detto: âNon sono scemoâ. Mourinho parlava anche di ârumore dei nemiciâ, quanto le piace come stimolo per i giocatori?âHo altre cose a cui pensare. Il rumore dei nemici fa parte del gioco, Ăš sempre stato di attualitĂ perĂČ tiro avanti per la mia strada. Non guardo in faccia nessuno, sono preso da quello che devo fare per aiutare questi ragazzi, convincerli del fatto che merita di essere difesa perchĂ© Ăš forte. Fino a marzo tutto il mondo ne parlava, poi câĂš stata qualche disgrazia e se ne sono approfittati ma non Ăš giusto. Capisco le delusioni, quello che si deve subire in determinati momenti della stagione ma la squadra fino a un certo punto ha fatto unâannata della madonna, ha gli attributi per non citare altre coseâ.
Volevo fare due domandeâŠâNe facciamo una⊠Lautaro? Oggi si Ăš allenato e si Ăš messo a disposizione come aveva fatto mercoledĂŹ. Un capitano deve fare questo, capire i momenti non semplici. Mi fa piacere che non ha mai provato a tirarsi indietro, mercoledĂŹ non camminava nemmeno ma si Ăš messo a disposizione e sono sicuro che sarebbe entrato anche in campo se fosse servito. Poi ha fatto terapie e ora Ăš a disposizioneâ.
GiocherĂ Pep Martinez?âVisto che fai questi giochini il giochino lo faccio io⊠Un Martinez giocherĂ â.
Domani partita che nasconde insidie.âOgni partita nasconde insidie. Il Sassuolo Ăš bene organizzato, insidioso, che puĂČ metterci in difficoltĂ con gli esterni e gli uomini in mezzo al campo. Bisogna essere prontiâ.
Se non giocasse Lautaro, Pio Esposito sarebbe il cambio?âQualche interrogativo devo lasciarlo, se no Ăš troppo facile⊠Pio sta facendo bene, ha tanta qualitĂ e voglia ed Ăš consapevole di dove si trova e cosa deve fare. Mi piace come si presenta in allenamento, ma fa quello che fanno Ange, Marcus e Lautaro. Mi fa piacere avere quattro giocatori di questo calibroâ.
Calhanoglu sembra aver ritrovato il ritmo.âMancava a lui, a Bisseck, a Frattesi, ha chi ha avuto problemi in estate e se lo Ăš portato per mesi. Non Ăš mai semplice tornare per chi la preparazione lâha saltata come Davide o Yann, ma allenandosi ogni giorno qualche minuto, col ritmo di queste partite avranno spazio anche loro. Calhanoglu per noi Ăš fondamentale col ritmo che dĂ in campoâ.
A che punto sono Luis Henrique e Diouf?âVedremo anche loro, le partite che abbiamo giocato sin qui non ci hanno permesso di fare certi cambi. Mi prendo la responsabilitĂ di ciĂČ che accade, in quel momento lui non rientravano nelle cose che servivano alla squadra. Ma prima o poi toccherĂ anche a loroâ.
Ma in che ruolo li vede?âDiouf Ăš piĂč mezzala, Ăš predisposto a giocare in un centrocampo a due, come play non lâho ancora provato. Bisogna provarci. Luis Henrique lo abbiamo provato in quel famoso 3-4-2-1, ha superato quel momento di difficoltĂ e sta facendo vedere belle cose. AvrĂ modo di far vedere le sue qualitĂ â.
A che punto Ăš la squadra mentalmente e come si allenano le caratteristiche mentali?âMotivazione e mentalitĂ sono importantissime per me, specie in un gruppo che ha bisogno del nostro sostegno, di certezze e di una Curva che incoraggi la squadra. Quelle cose che danno la motivazione per fornire il livello di prestazione che serve; si puĂČ dire che i campioni devono farle in automatico, ma sono esseri umani con problemi e una sensibilitĂ , dei difetti. E bisogna sostenerli, stare loro vicino, convincerli che motivazione e mentalitĂ sono fondamentali. Loro lo sanno, ma possono fare di piĂčâ.
Quanto ha inciso la tua decisione di tenere Pio Esposito qui? E non câĂš il rischio di esporlo a troppa pressione?âPio Ăš un ragazzo eccezionale, lo conosco da quando aveva 13 anni e giĂ ne capiva tanto di calcio. Nonostante il suo sviluppo fisico non fosse ancora partito esplodendo dopo, a livello mentale câĂš sempre stato. Ora Ăš migliorato nel capire anche i suoi limiti e come superarli, come lavorare e migliorare. Di calcio ne sa, lo ha fatto vedere. Il mio pensiero lâho espresso sempre, poi stava a lui di meritare di stare nellâInter. Il Mondiale per Club lo ha aiutato, il suo posto se lo Ăš meritato senza che io incidessi, lo ha fatto vedere a tutti, anche ai ragazzi che gli vogliono beneâ.