Francesco Albertini a Job&Orienta per l’iniziativa 'Gioca la tua partita per il rispetto – in campo, negli spazi e online' | OneFootball

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·26 novembre 2025

Francesco Albertini a Job&Orienta per l’iniziativa 'Gioca la tua partita per il rispetto – in campo, negli spazi e online'

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Verona – Nella giornata di oggi, mercoledì 26 novembre, il calciatore della Primavera Francesco Albertini ha partecipato alla presentazione dell’iniziativa 'Gioca la tua partita per il rispetto – in campo, negli spazi e online', promossa da Corecom Veneto, in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova – Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione, e inserita nell’ambito del salone dell’orientamento Job&Orienta.

Durante l'evento è stato presentato un Decalogo dedicato al contrasto del linguaggio d’odio nello sport, che è inserito in un più ampio progetto di Media Education: dieci principi fondamentali pensati per promuovere il rispetto interpersonale anche in ambito sportivo, con particolare attenzione all’utilizzo consapevole e responsabile dei social network. Le linee guida ribadiscono l’importanza di un tifo inclusivo e non discriminatorio, della consapevolezza che dietro ogni maglia c’è una persona e della responsabilità che ciascuno assume attraverso le proprie parole e azioni. Il Decalogo evidenzia inoltre che sui social non si è invisibili, richiamando l’attenzione sulle conseguenze reali dei comportamenti online, e invita a intervenire contro l’odio, a essere modelli positivi per le nuove generazioni, a valorizzare i valori autentici dello sport e a sollecitare l’impegno di club e istituzioni. Un percorso che si conclude con un appello chiaro: fare del rispetto il proprio stile di gioco, dentro e fuori dal campo.


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Queste le dichiarazioni del Presidente del Corecom Veneto, Mazzoni Nicoletti sull’iniziativa: “Essere cittadini digitali significa non solo saper utilizzare la tecnologia, ma anche agire responsabilmente, rispettando diritti e doveri sia online che offline. La cittadinanza digitale rappresenta oggi una dimensione essenziale della vita di ogni individuo, all’interno della quale è necessario promuovere comportamenti etici e rispettosi. Purtroppo, fenomeni come il linguaggio d’odio, la discriminazione e la violenza verbale si manifestano ancora troppo spesso, anche nel mondo dello sport. Si tratta di comportamenti che minano la dignità personale e collettiva e che trovano terreno fertile sia negli spazi fisici che nelle piattaforme digitali. Il rischio è quello di normalizzare atteggiamenti ostili, compromettendo il valore educativo dello sport e la coesione sociale. Lo sport, invece, rappresenta da sempre un potente veicolo di valori positivi: rispetto, inclusione, lealtà, collaborazione. È su questi principi che vogliamo fondare le nostre azioni, affinché ogni campo di gioco, virtuale o reale, sia un luogo di crescita e di rispetto reciproco.”.

I 10 principi del Decalogo:

1. Il vero tifo unisce, non discrimina.Lo sport aggrega, l’odio divide. Rifiuta ogni forma di discriminazione: etnia, genere, orientamento sessuale, religione, disabilità. Non c’è posto per l’odio, né sugli spalti né nella vita.2. Dietro ogni maglia c’è una persona.Atlete e atleti, allenatori e allenatrici non sono bersagli da colpire: sono persone con opinioni, emozioni e fragilità. Le tue parole possono ferire. Rispetta chi scende in campo, anche quando è diverso da te.3. L’errore è umano, l’odio no.Una prestazione negativa non giustifica insulti, razzismo o violenza verbale. Critica il gioco, non la persona. Tifare non significa odiare.4. Le parole hanno conseguenze reali.Un insulto può lasciare ferite profonde. Rifletti prima di parlare o postare. Chiediti: diresti le stesse cose guardando quella persona negli occhi?5. Sui social non sei invisibile. Lo schermo non ti protegge dalla responsabilità. Non diffondere odio, non mettere “mi piace” a chi lo fa. Segnala e blocca. Ogni clic è una scelta: fallo contare.6. Rompi il silenzio: intervieni.Se vedi o senti un episodio di hate speech, non fare finta di niente. Dì “basta”, invita a smettere, segnala agli steward o alle piattaforme. Il tuo esempio vale.7. Sii un modello per le nuove generazioni.I più giovani ti osservano. Insegna rispetto, spirito sportivo, apprezzamento per gli avversari. La passione vera non urla odio, ma celebra il gesto sportivo.8. Celebra lo sport, non l’umiliazione.Gioisci per il talento, l’impegno, la bellezza del gesto atletico. Non esultare per l’errore dell’altro, non godere della sua caduta. Lo sport è competizione leale, non distruzione.9. Pretendi impegno da club e istituzioni.Chiedi campagne serie contro l’odio, regole chiare e sanzioni efficaci. Partecipa attivamente. La tua voce può cambiare le cose.10. Fai del rispetto il tuo stile di gioco.Ogni volta che scegli il rispetto invece dell’insulto, stai vincendo la tua partita. Non servono.

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