Rinnovi Juve: da Vlahovic a Yildiz passando per McKennie, a che punto siamo per i prolungamenti dei pilastri della rosa di Spalletti. Caso per caso | OneFootball

Rinnovi Juve, scenari opposti alla Continassa: si lavora per blindare Yildiz con stipendio da star, mentre cala il gelo sui fronti Vlahovic e McKennie

Il mercato della Juventus non vive solo di possibili entrate, ma si gioca una partita fondamentale e delicatissima sul tavolo dei prolungamenti contrattuali. Il capitolo rinnovi, stando alle ultime approfondite analisi di Sky Sport, presenta scenari diametralmente opposti che disegnano una mappa del futuro bianconero divisa nettamente tra conferme strategiche e addii che appaiono sempre più probabili. La dirigenza si trova a dover gestire tre dossier bollenti con prospettive molto differenti.

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La luce in fondo al tunnel e la priorità assoluta riguardano Kenan Yildiz. Per il talento turco, il club sta “lavorando attivamente” a un’intesa che vada oltre la semplice firma: si tratta di riconoscere il suo status di nuova stella tecnica e mediatica. Le richieste del numero 10 sono chiare e ambiziose: punta a un ingaggio da top player, allineato ai parametri salariali di Bremer e del bomber David, per sentirsi pienamente centrale nel progetto. Nonostante la complessità economica, l’ottimismo filtra grazie alla forte volontà comune di proseguire insieme questo percorso di crescita.

Il clima cambia drasticamente spostandosi su Dusan Vlahovic. Qui regna il gelo totale: Sky conferma che non ci sono trattative in corso con l’agente per spalmare il pesantissimo ingaggio da 12 milioni di euro netti. Senza un accordo al ribasso, lo spettro di un clamoroso addio a parametro zero nel 2026 diventa un rischio concreto e finanziariamente pericoloso che la società dovrà fronteggiare. Ancora più definita, infine, la posizione di Weston McKennie. Per il texano scorrono ormai i titoli di coda: i dialoghi sono fermi e non riprenderanno. Il centrocampista è destinato a lasciare Torino a fine stagione, verosimilmente gratis, per abbracciare la corte della MLS: un ritorno a casa per scelta di vita che chiuderà la sua parentesi italiana senza che la Juventus possa monetizzare.