Calcio e Finanza
·17 septembre 2025
San Siro, l'accordo con il Comune: Inter e Milan lo terranno almeno per 15 anni

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·17 septembre 2025
Il futuro di San Siro entra in aula a Milano. Il Comune porta in Consiglio la delibera che definisce gli «elementi essenziali» per la vendita dello stadio Giuseppe Meazza e dell’intero ambito della Grande funzione urbana del quartiere che lo ospita. Una partita da 197 milioni di euro, con regole rigide, tempi scanditi e, stando al testo, garanzie per la città.
L’offerta congiunta di Milan e Inter, rinnovata fino al 30 settembre 2025, prevede infatti un prezzo di 197 milioni più Iva, con possibili deduzioni fino a 22 milioni per le bonifiche e la rimozione del tunnel Patroclo. Ma il Comune inserisce clausole pesanti: in caso di mancato avveramento della condizione sospensiva, l’intero compendio tornerà nella piena proprietà pubblica senza oneri.
Non solo. Per quindici anni le società dovranno mantenere il controllo effettivo della parte acquirente, viene vietata ogni alienazione fino all’esito della condizione, vengono introdotti meccanismi anti-speculazione e con integrazione del prezzo se la cessione a terzi avverrà entro cinque anni e prelazione del Comune se il valore scendesse sotto soglia.
Sul fronte ambientale, l’accordo alza l’asticella: massimo 15 milioni per compensare la produzione di anidride carbonica, interventi vincolati al territorio comunale. E soprattutto, la cessione gratuita al Comune di 80.000 metri quadrati di verde, di cui 50.000 a verde profondo, con manutenzione trentennale a carico delle società.
Il cronoprogramma stilato cadenza il ritmo della trasformazione:
La delibera poggia su basi tecniche già consolidate: via libera della Conferenza di servizi preliminare, assenza di proposte alternative all’avviso pubblico lanciato nell’aprile 2025, relazioni di Università Bocconi e Politecnico, pareri legali consegnati il 16 e 17 settembre. Tutto, come si evince dal testo della delibera, in linea con il Piano di governo del territorio e con il Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, che qualificano il nuovo impianto «come servizio privato di interesse pubblico e strategico per la Grande funzione urbana San Siro».