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Inter News 24

·3 septembre 2025

San Siro, si avvicina la vendita scontata: la mossa del Comune che aiuta Inter e Milan

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San Siro, le ultime sul nuovo progetto per la vendita dell’impianto a Inter e Milan in vista delle prossime stagioni. I dettagli

La questione della vendita di San Siro è tutt’altro che risolta. Nonostante i numerosi ostacoli e le polemiche che continuano a sorgere, ci sono segnali positivi. Il passo più significativo degli ultimi mesi è stato compiuto dal Comune di Milano, che ha deciso di partecipare alla spesa per l’acquisto dell’impianto, un passo che ha suscitato non poche sorprese.

Il valore complessivo del “pacchetto” che include San Siro e le aree limitrofe è stato fissato dall’Agenzia delle Entrate a 197 milioni di euro. Tuttavia, i due club milanesi, Inter Milan, non dovranno sostenere l’intero importo. Inaspettatamente, il Comune di Milano ha deciso di partecipare con una cifra pari a 36 milioni di euro, coprendo così quasi il 20% del totale. Questo riduce il costo per le due società a 161 milioni di euro, una cifra che dovrà essere saldata se l’intero processo di vendita andrà a buon fine.


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Una parte della trattativa che sta sollevando molte discussioni è la cosiddetta clausola di “earn-out”. In operazioni di compravendita di questo tipo, la clausola stabilisce che una parte del pagamento venga effettuata solo se il venditore raggiunge determinati obiettivi in futuro. Nel caso di San Siro, se Inter e Milan dovessero decidere di rivendere l’impianto nei primi cinque anni, saranno obbligate a risarcire il Comune per il 50% della plusvalenza ottenuta dalla vendita. Considerando che l’intero progetto di sviluppo delle due società si aggira intorno al miliardo di euro, la cifra potenziale che il Comune potrebbe ricevere in caso di futura cessione dell’impianto è tutt’altro che trascurabile.

Nel frattempo, la trattativa sta vivendo momenti di incertezza politica. La delibera che permetterà la finalizzazione della vendita è ancora in fase di definizione, con il Comune che deve confrontarsi con le richieste delle due squadre e con le preoccupazioni sollevate dalla politica locale. Il sindaco Giuseppe Sala ha cercato di smorzare le polemiche, dichiarando che l’Inter e il Milan non hanno ottenuto uno “sconto” sul prezzo, ma che la compartecipazione da parte del Comune è dovuta a motivazioni legate alle bonifiche e alle richieste relative allo spostamento dello stadio.

Nonostante ciò, le difficoltà non mancano. Il Comitato promotore del Referendum per San Siro ha infatti inviato una nuova lettera al Comune, chiedendo di bloccare l’iter di vendita dell’impianto e delle aree limitrofe. Il comitato ha sottolineato come il secondo anello dello stadio debba essere sottoposto a un vincolo architettonico e che, senza una verifica dell’interesse culturale, la vendita sarebbe illegittima. La richiesta è di coinvolgere il Ministero della Cultura per vigilare sulla correttezza dell’operato, con l’accusa che l’operazione potrebbe causare danni erariali.

Il futuro di San Siro resta quindi incerto, con l’11 settembre come data chiave per una possibile svolta. Se il Comune approverà la delibera, si avrà finalmente una risposta definitiva, ma le critiche e le richieste di sospensione continuano a sollevare il velo su quella che potrebbe diventare una delle trattative più controverse degli ultimi anni nel panorama calcistico e urbanistico di Milano.

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