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·13 novembre 2025

Vanoli e la rivoluzione del lavoro: una Fiorentina operaia per uscire dalla crisi

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La nuova Fiorentina si compatta attorno al nuovo allenatore Paolo Vanoli la cui regola è una sola: lavorare. Il credo dell’operaio Vanoli è quello di “mettere l’elmetto”. Il tecnico ieri ha fatto svolgere un doppio allenamento alla squadra, test fisici al mattino e pallone al pomeriggio.

Oggi ancora doppia seduta per migliorare una condizione fisica al limite dell’accettabile . L’ex Torino chiude il discorso sulla preparazione di Pioli messa sotto esame da un ambiente iper-critico: “I test fisici servono per capire il livello metabolico dei ragazzi”. Ma da ieri non si sbaglia più: serve una Fiorentina operaia per rialzare la china in campionato.


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La Fiorentina operaia di Vanoli (Ansa Foto) – Fiorentinauno.com

La nuova Fiorentina operaia di Vanoli

Da quando ha firmato il suo contratto con la Fiorentina (accordo valido fino a giugno 2026 con un’opzione di rinnovo a favore del club) Paolo Vanoli si è trasferito al Viola Park. Il primo segnale di un coinvolgimento che vede il nuovo tecnico viola già completamente calato nella sua nuova realtà.

“Conosco Firenze, conosco le sue strade, era destino accettassi questo incarico» racconta Vanoli nel corso della sua presentazione e di quella del nuovo ds Goretti. «È una sfida che mi motiva, che mi dà energia e poi devo dire che dopo la gara di Genova ho molta meno paura. Risalire non sarà né semplice né rapido, l’ho già detto alla squadra, ma se pensiamo partita dopo partita con la giusta umiltà ne possiamo uscire”. “Dobbiamo ricostruire una mentalità operaia, pensare di progredire a piccoli passi perché la responsabilità dell’ultimo posto è soltanto nostra. Voglio calciatori che entrino bene in partita perché oggi con i 5 cambi tante cose possono cambiare nell’arco dei 90 minuti. Dobbiamo qualcosa sia al nostro presidente sia a quei tifosi che conosco bene anche per il mio passato da calciatore. È il momento di prendersi la responsabilità, abbassare la testa, stare zitti e accettare tutte le critiche. Mi piacerebbe vedere nel mio gruppo gli atteggiamenti che c’erano nella mia Fiorentina che vinse la Coppa Italia. C’erano campioni di grande qualità, ma poi c’erano anche i gregari come me”.

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Fiorentina operaia (ANSA) – FiorentinaUno.com

Continua Vanoli sull’aspetto mentale:

“Noi dobbiamo solo lavorare partita dopo partita. Dobbiamo solo pensare partita per partita, senza farci troppi problemi o porci troppe domande: affrontiamo l’avversario che abbiamo davanti senza pensare troppo a che competizione stiamo affrontando. Dobbiamo continuare su quello visto a Genova, che per me è un punto di partenza nonostante ci sia ancora tanto da lavorare. Oggi dobbiamo essere umili, ma non con paura. Dobbiamo avere l’umiltà di migliorare per vincere. Serve dare qualcosa al nostro presidente e ai nostri tifosi. Lavoro, umiltà, consapevolezza e lucidità”.

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