gonfialarete.com
·1 Agustus 2025
Castel di Sangro, notte azzurra: i volti nuovi del Napoli si raccontano ai tifosi

In partnership with
Yahoo sportsgonfialarete.com
·1 Agustus 2025
Piazza del Plebiscito si è trasformata in un grande salotto a cielo aperto. Anche in Abruzzo, come a Dimaro, il Napoli ha voluto incontrare i suoi tifosi, regalando loro una serata tra musica, emozioni e confidenze. Sul palco sono saliti Amir Rrahmani, due volte campione d’Italia, insieme ai nuovi arrivi Sam Beukema, Luca Marianucci e Lorenzo Lucca. Alle 19:45 ha aperto la serata il dj set di Daniele “Decibel” Bellini, storico speaker del Maradona. Poi, alle 19:59, l’ingresso dei quattro azzurri ha scatenato l’entusiasmo della folla.
Il primo tema? Il tempo libero. “Mi piace rilassarmi guardando Netflix”, ha raccontato Marianucci. “Gioco alla PlayStation, soprattutto a Fifa e a giochi di guerra. E ovviamente mi alleno”. “È stato un anno impegnativo”, ha spiegato Rrahmani, “quindi ho cercato di sfruttare bene ogni momento libero”. Anche Beukema ha un debole per il joystick: “Adoro la Play, ci gioco spesso”. Lucca ha sorriso parlando degli esordi: “Il mio primo stipendio? L’ho speso tutto in pochissimi giorni. Ho comprato qualsiasi cosa”.
Quando si parla di emozioni forti, ognuno ha il suo ricordo indelebile. “Il mio momento più bello? La vittoria del secondo scudetto”, ha detto Rrahmani. “Nel primo, nel 2023, avevamo 15 punti di vantaggio ma la paura di buttarlo via era tanta. Il secondo è passato per partite complicate, come quella col Parma e poi col Cagliari”. Lucca ha raccontato: “Il gol che ricordo con più piacere? Uno su punizione al Bari, in Serie C con il Palermo. Ma anche quelli contro Inter e Monza mi hanno dato tanto”. “Quando un tuo coetaneo ti dice che ti stima come persona”, ha detto Marianucci, “è uno dei complimenti più belli che si possano ricevere”. Beukema ha aggiunto: “Mi hanno detto che sono rimasto lo stesso anche dopo essere arrivato al Napoli. E questo mi rende felice”.
Alla domanda sui sogni futuri, le risposte hanno disegnato orizzonti diversi. “Vorrei vincere lo scudetto con il Napoli”, ha detto Beukema. “Da piccolo sognavo i Mondiali con l’Olanda”. “Il mio sogno è sempre stato la Premier League”, ha confidato Rrahmani. “Ma adesso sono qui, e ci resto volentieri”. “Il sogno di ogni bambino è vincere un Mondiale con l’Italia”, ha detto Lucca. “Per me”, ha concluso Marianucci, “sarebbe già un sogno segnare il primo gol in Serie A e festeggiarlo con voi”.
Tutti hanno raccontato l’istante in cui il Napoli ha bussato alla loro porta. “Conte ha chiamato il mio procuratore mentre ero in vacanza a Ibiza”, ha detto Beukema. “Quando ti chiama il Napoli, è un’emozione fortissima”. Lucca ha ricordato: “Ho parlato prima con il direttore Manna, poi è arrivata la chiamata di Conte. Non ci ho pensato due volte”. Marianucci ha sorriso: “Quando il mio agente mi ha detto del Napoli, ho detto solo ‘ok’. Ma dentro di me esplodevo”. “Ero appena arrivato a Verona”, ha raccontato Rrahmani. “Dopo due o tre partite, Giuntoli contattò il mio procuratore: mi voleva subito”.
C’è stato anche spazio per aneddoti curiosi. “Condivido la camera con Sam”, ha rivelato Marianucci. “A Dimaro ero da solo, ora va meglio: parliamo tanto”. “È uno dei migliori compagni di stanza”, ha scherzato Beukema. Lucca ha raccontato: “Mi trovo molto bene con Meret, Buongiorno e Raspadori: già li conoscevo dalla Nazionale”. “Prima passavo tanto tempo con Elmas”, ha detto Rrahmani, ridendo. “Ma Lucca nemmeno sa chi sia!”. Sulla musica nello spogliatoio, Rrahmani ha svelato: “Da quando è arrivato, la sceglie Spinazzola. E ha gusti niente male”.
Tutti hanno risposto a una domanda semplice ma diretta: quando avete capito di poter diventare calciatori? “A 17 anni, in Albania”, ha detto Rrahmani. “Quando ho esordito in Olanda”, ha risposto Beukema. “Quando sono arrivato in Serie A”, ha ammesso Marianucci. Lucca ha scherzato: “Non ne sono ancora sicuro!”.
“Normale”, ha detto Lucca. “Ci sono troppi commenti fuori controllo”, ha riflettuto Rrahmani. “Mi ha fatto piacere ricevere tanti messaggi dai tifosi”, ha raccontato Beukema. “Li uso nei momenti morti”, ha detto Marianucci.
I più giovani hanno ascoltato con attenzione i consigli. “Mai mollare”, ha detto Rrahmani. “Anche quando sei stanco, devi allenarti lo stesso”. “Se non credi in te stesso, nessuno lo farà per te”, ha aggiunto Lucca. “Divertitevi”, ha consigliato Beukema. “Abbiate fiducia nei vostri sogni”, ha concluso Marianucci.
Infine, l’idolo da bambini: “Ibrahimovic”, ha detto Lucca. “Sergio Ramos”, ha detto Marianucci. “Ronaldinho”, ha risposto Beukema. “Henry e Vermaelen”, ha chiuso Rrahmani.
Non poteva mancare una parentesi sul rapporto con il fantacalcio, molto sentito tra i tifosi. “Non mi piace”, ha tagliato corto Rrahmani. “Sono troppo concentrato sul campo”.“Al ristorante ti fermano per chiederti i bonus”, ha scherzato Lucca. “Da quest’anno si fa anche in Olanda. Il gioco mi piace, ma non ci gioco”, ha spiegato Beukema. “I miei amici fanno l’asta ogni anno. L’anno scorso c’ero anche io, ma sono arrivati in due alla fine”, ha detto Marianucci ridendo.
E prima di entrare in campo? Ognuno ha il suo rituale. “Tocco l’erba e mi bacio il polso”, ha svelato Lucca. “Appena entro nello spogliatoio faccio mobilità con i fisioterapisti, poi stretching da solo, senza parlare con nessuno”, ha spiegato Rrahmani. “Ascolto la mia musica preferita per entrare nel focus, poi stretching”, ha aggiunto Beukema. “Non sono molto scaramantico, vivo il pre-partita con serenità”, ha concluso Marianucci.
Andrea Alati
Langsung
Langsung