Chivu Inter, la mossa che nessuno ha notato contro il Cagliari: scelte rischiose, ma vincenti | OneFootball

Chivu Inter, contro il Cagliari: scelte rischiosi, ma vincenti per il tecnico nerazzurro. A segno Pio, ma non solo. L’analisi

La sfida dell’Unipol Domus contro il Cagliari era stata presentata come una partita trappola per l’Inter. La squadra di Cristian Chivu non poteva permettersi passi falsi, complice un turno di campionato che metteva di fronte rivali dirette come Juventus-Atalanta e Milan-Napoli. Il Cagliari di Fabio Pisacane, reduce da un inizio brillante e capace di mettere in crisi il Napoli al “Maradona”, rappresentava un ostacolo insidioso.

Eppure, sul campo, i nerazzurri hanno dominato per larghi tratti, pur mantenendo il risultato in bilico fino a pochi minuti dalla fine.

Chivu, scelte coraggiose in un momento delicato

Il turning point della partita è arrivato dopo un’ora di gioco. Chivu ha preso decisioni forti, togliendo dal campo due leader assoluti: l’ammonito Nicolò Barella, punto di riferimento del centrocampo, e Marcus Thuram, capocannoniere della Serie A.

Una mossa che poteva esporlo a critiche feroci in caso di rimonta, ma che ha messo in evidenza la personalità del tecnico rumeno, poco incline a soluzioni conservative. Al loro posto sono entrati Davide Frattesi e Pio Esposito, con il giovane attaccante lanciato nel cuore di una gara ancora apertissima.

Pio Esposito, la prima volta in Serie A

Considerato da molti solo un “ragazzino”, Pio ha mostrato invece di avere la maturità per incidere subito. Dopo aver sfiorato il gol al 79’, il classe 2005 ha trovato la sua prima rete in Serie A, un sigillo da rapace d’area che ha chiuso definitivamente la partita e regalato tre punti pesantissimi all’Inter.

Chivu non ha mai nascosto di vedere in Esposito un’arma in più per il futuro, e la scelta di gettarlo nella mischia in un momento caldo conferma la fiducia del tecnico nei confronti del talento cresciuto ad Appiano Gentile.

Un messaggio chiaro

La vittoria contro il Cagliari non vale solo per la classifica, ma per il segnale lanciato dall’Inter e dal suo allenatore: il coraggio paga, e i giovani non devono essere considerati semplici alternative, bensì risorse immediate. Per Pio Esposito è arrivata la consacrazione, per Chivu la conferma di una leadership forte e innovativa.