Calcionews24
·11 November 2025
Comolli nuovo amministratore delegato della Juventus! Il commento sul nuovo incarico: «La Juventus deve crescere, ma senza perdere di vista la nostra storia e la nostra community»

In partnership with
Yahoo sportsCalcionews24
·11 November 2025

Dopo la sua nomina a amministratore delegato della Juventus, Damien Comolli ha condiviso la sua visione per il club, parlando di ambizione, crescita e progetti a lungo termine, tra cui l’importanza di sviluppare il settore giovanile e valorizzare la connessione con la comunità bianconera. Durante un’intervista ai media, Comolli ha anche toccato temi cruciali come la gestione del FFP e le sfide del mercato di gennaio.
CARICA DI AD – «Ringrazio John Elkann per avermi dato questa opportunità per poter gestire questa società, è un privilegio e un onore essere qui davanti a voi in funzione di AD. Mi sento onorato e privilegiato ma mi sento anche modesto davanti a questa opportunità e sfida. Sono tifoso e appassionato di calcio e so cosa significa la Juventus nel mondo del calcio. Tutto ciò mi rende modesto perché so la portata della società, la sua reputazione soprattutto in Italia. Vedere Giorgio con noi ci fa capire quanto sia importante avere queste persone attorno. È importante essere ambiziosi, abbiamo avuto un incontro con tutto lo staff stamattina. Vogliamo tornare a vincere, quando mi siedo su quei sedili mi focalizzo ogni partita sul vedere il risultato. È ciò che cerco di fare. Sono una persona appassionata, so che John Elkann è una persona come me molto appassionata del calcio e voglio dirvi che questa passione per il calcio e la società è fondamentale. Vuole sempre vincere. Ci sta portando verso una posizione in cui noi portiamo avanti noi stessi per tornare al successo. Il suo impegno nella Juventus è tangibile, la sua ambizione lo è. Non solo a livello personale, ma anche mostrando il suo impegno finanziario ed economico. Dobbiamo onorarlo. Ho avuto questa opportunità e tutte le cose analizzate hanno portato ad alcuni aspetti: il primo sono le persone. Da giugno fino ad oggi, mi sono focalizzato sulla struttura della società, dal punto di vista del personale e dei successi. Costruire un ambiente performante e negli ultimi 4/5 mesi abbiamo reclutato persone migliori dal punto di vista business anche che sono molto valide. Siamo ossessionati nel trovare esperti eccezionali in ogni settore. Crediamo fermamente su chi c’era già qui e su chi abbiamo aggiunto. Tutte le persone che sono qui e a Vinovo hanno l’ossessione di migliorare e vincere. Siamo la Juventus, abbiamo una storia di successi e non c’è altra alternativa se non quella di vincere. Le persone sono la chiave. La Juventus si focalizza su questi punti, tutto ciò che fa parte dell’azienda è fondamentale. Le persone sono fondamentali e devono mostrare rispetto nel club, lo sento in profondità. Per il business c’è molto da fare, abbiamo comunità fondamentale di sponsor, tifosi, media, followers sui social media. I dati raggiunti su Tik Tok e Instagram è eccezionale, abbiamo una fanbase incredibile. La connessione non va creata solo sui social media ma anche con lo Juventus Creator Lab, tutti possono venire a vederlo per vedere ciò che facciamo. Abbiamo la possibilità di incontrare la community non solo in Italia ma anche a livello internazionale. Come possiamo valorizzare questa community quindi? Abbiamo un tour in estate, ma ci sono facilities incredibili. Dentro al nostro leadership team dobbiamo pensare come migliorare per dare loro il benvenuto qui, cerchiamo sempre di dare nuovi sviluppi o risviluppi generali. È un tool importante per noi in quanto struttura. 15 anni fa ero ad una conferenza a Londra e c’era Agnelli che parlava e pensai ‘Si sta facendo qualcosa di eccezionale con questo stadio’. Disse che ogni squadra in Italia dovesse avere uno stadio così e auspichiamo che venga utilizzato non solo per il calcio. Altrimenti sarà difficile che il calcio italiano rimanga competitivo in futuro. Parlo anche del calcio, della società: le persone, le strutture, i processi portano tutti ad una squadra maschile e femminile, che sono entrambe competitive. Auguro il meglio a entrambe, le Women giocheranno a Madrid. Per la squadra maschile, siamo lieti e contenti di Spalletti. È una mente creativa per il calcio, coraggiosa, audace, quando decide di schierare Koopmeiners difensore, ha creato qualcosa di nuovo. Sono lieto di averlo a bordo. Crediamo nella squadra, siamo ambiziosi e vogliamo continuare con questa squadra. Abbiamo una delle squadre più giovani di questa Serie A, abbiamo giovani molto forti e senior come il nostro capitano. Vogliamo una squadra competitiva in campo, dobbiamo pensare a come vincere la prossima partita. Sono stato fortunato ad aver lavorato in diversi club e Paesi: sono cresciuto in una piccola città nel Sud della Francia, la Juventus è sempre stata un idolo per me, guardavo Platini, la Juve era un modello di calcio, non solo in campionato ma anche nella Coppa di Tokyo del ’95 in cui ero presente. Il rispetto per questa società e la passione per il calcio cresce sempre di più e qui c’è un potenziale infinito. Difficile confrontare le società ma non penso di aver visto società così prima d’ora. Il club è eccezionale. Un aspetto che è molto importante è il settore giovanile. Dobbiamo focalizzarci sul far crescere le nostre stelle, italiani e stranieri. Vogliamo che in futuro il settore giovanile sia centrale, vogliamo far crescere le nostre stelle e i nostri talenti. Mio padre era italiano con passaporto francese ed era tifoso della Juventus: nel 1982 c’è stata la partita a Madrid, ne ho parlato con Ferrero, l’Italia era forte così come la Juve. È la mia connessione col passato ma anche col futuro. Abbiamo progetti a lungo termine. Senza l’Academy così performante sarà difficile competere a livello europeo».









































