Dybala Gasperini: quando l’allenatore vide nascere la “Joya”: i primi gol dell’argentino e le speranze nel Palermo 2012-13. Sorrentino: «La qualità di Paulo non si trova in giro, il mister la valorizzerà» | OneFootball

Dybala Gasperini: quando l’allenatore vide nascere la “Joya”: i primi gol dell’argentino e le speranze nel Palermo 2012-13. Sorrentino: «La qualità di Paulo non si trova in giro, il mister la valorizzerà» | OneFootball

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·4 Juni 2025

Dybala Gasperini: quando l’allenatore vide nascere la “Joya”: i primi gol dell’argentino e le speranze nel Palermo 2012-13. Sorrentino: «La qualità di Paulo non si trova in giro, il mister la valorizzerà»

Gambar artikel:Dybala Gasperini: quando l’allenatore vide nascere la “Joya”: i primi gol dell’argentino e le speranze nel Palermo 2012-13. Sorrentino: «La qualità di Paulo non si trova in giro, il mister la valorizzerà»

Roma, quella tra Dybala e Gasperini non è la prima volta in cui i due si incontrano: al suo arrivo in Italia al Palermo l’imprinting alla Serie A fu con il Gasp

L’attualità del calcio regala spesso intrecci suggestivi: Paulo Dybala e Gian Piero Gasperini, dopo la loro breve ma formativa esperienza condivisa a Palermo, sono destinati a ritrovarsi alla Roma, con il tecnico di Grugliasco pronto a guidare la squadra giallorossa. Un tuffo nel passato, alla stagione 2012-13, ci riporta a un Palermo ambizioso che, per circa 12 milioni di euro, porta in Sicilia un giovanissimo Dybala, appena diciannovenne, dall’Instituto de Córdoba, presentandolo come “La Joya”.

Sotto la guida iniziale di Gasperini, in un campionato che si rivelerà travagliato per i rosanero (culminato con la retrocessione), il talento argentino iniziò il suo apprendistato con il calcio italiano. Gasperini cercò di inserirlo nei suoi schemi, spesso come seconda punta o in un tridente con Miccoli e Brienza o Ilicic. Nonostante le enormi aspettative, la prima stagione di Dybala fu di adattamento e segnata dalle difficoltà generali della squadra. Le statistiche finali raccontano di 27 presenze in Serie A e 3 gol. Il primo sigillo arrivò l’11 novembre 2012, una doppietta che illuse contro la Sampdoria (partita poi persa 2-3), mostrando lampi del suo enorme potenziale. Un altro gol lo segnò alla Lazio.


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Nonostante il Palermo vivesse una stagione difficile, con Gasperini esonerato e poi richiamato per un breve periodo, quei mesi furono cruciali per Dybala. Pur in un contesto complicato, si intravedevano la classe cristallina, il sinistro magico e la capacità di creare occasioni. Gasperini fu tra i primi a lavorare con lui in Italia, testimone diretto delle sue qualità nascenti. Ora, a Roma, con un Dybala maturo e un Gasperini al culmine della sua carriera, i due avranno l’opportunità di scrivere un capitolo ben diverso. Su La Gazzetta dello Sport collega presente e passato Stefano Sorrentino, oggi opinionista, all’epoca portiere del Palermo.

L’ANNATA IN ROSANERO – «Un’annata strana, che si chiuse con la retrocessione. Lì Paulo era un altro giocatore, anche fisicamente, con molti chili in meno rispetto a oggi. Ma Gasperini ha sempre avuto grande stima di lui. Certo, ora sono passati più di dieci anni, non saprei cosa può succedere, sono entrambi diversi rispetto ad allora. Di certo per un maestro di calcio come Gasperini giocatori del valore di Dybala sono sempre importanti».

COSA FA RENDERE AL MEGLIO DYBALA – «Difficile dirlo, ma se Gasperini ha fatto correre e fatto diventare ancora più forte “la nonna” (Ilicic, ndr), con uno come Paulo può fare ancora meglio. Anche perché la qualità di Dybala difficilmente la si trova in giro. Di certo Gasp lo rispetterà, se ci sarà il bisogno di fare dei lavori diversi in allenamento non lo caricherà come con gli altri».

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