Lazionews24
·20 November 2025
Gravina apre a un cambiamento epocale: ecco come potrebbero modificarsi le regole di promozioni e retrocessioni tra Serie A, Serie B e Serie C

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Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha aperto alla possibilità di modificare il meccanismo di promozioni e retrocessioni tra i tre campionati professionistici italiani. L’annuncio è arrivato durante l’evento “Sport Industry Talk”, dove il numero uno della Federazione ha illustrato le prime linee guida di una riforma destinata a incidere profondamente sull’assetto del calcio nazionale, con l’obiettivo di renderlo più equilibrato e sostenibile.
PAROLE – «La riforma del calcio italiano è già in atto, anche se forse si percepisce meno di quanto dica la realtà. È partita con l’approvazione del piano strategico a marzo 2024: un vero e proprio piano industriale che incide molto sul tema della sostenibilità. Stiamo cercando di mettere in sicurezza i conti del nostro calcio, ormai sempre più in difficoltà. C’è però confusione: si parla spesso di “riforma del calcio” intendendo solo la riforma dei campionati. E quando si parla di riforma dei campionati si riduce tutto alla diminuzione delle squadre professionistiche».
«È sei anni che lo ripeto: per cambiare il numero delle squadre serve il consenso di tutte le componenti. E oggi questo consenso non c’è. Stiamo parlando di qualcosa che potrà avvenire nel breve termine. Poi ci sono alcuni temi. Le 100 squadre professionistiche sono troppe. Siamo l’unica federazione al mondo con tre livelli professionistici. Serve coraggio: il decreto legislativo 36 consente di passare al semiprofessionismo con sgravi fiscali importanti per la Lega Pro. È un atto di responsabilità. Quello che va affrontato in maniera decisa è il turnover che è eccessivo e dannoso. In Serie A retrocede il 15%, in Serie B il turnover è sul 35% delle squadre, in C il 20%. È insostenibile. In C, negli ultimi quattro anni, tre retrocesse su quattro sono fallite»
«Il sistema va “raffreddato”: turnover più basso, distribuzione più equilibrata delle risorse. Serve una visione complessiva, non solo numerica. Non basta ridurre il professionismo: bisogna intervenire su sostenibilità economica, sviluppo, infrastrutture. C’è l’esigenza di raffreddare il sistema. Probabilmente il 10% di turnover in A, il 20% in B e il 20% in C è un’altra soluzione che realisticamente, con un po’ di buon senso e buona volontà, entro dicembre io farò questo tipo di proposta».
Se le ipotesi anticipate dal presidente FIGC Gabriele Gravina trovassero conferma, il sistema dei campionati professionistici italiani andrebbe incontro a una revisione profonda.
Un cambiamento che altererebbe gli equilibri tra le tre categorie, incidendo in modo diretto sulla lotta salvezza e sulle ambizioni di promozione, come evidenziato dall’analisi di Calcio&Finanza.









































